Caso Gregoretti, braccio di ferro sulla data del voto. La maggioranza lascia di nuovo la giunta per protesta

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E tutto è rimandato a domani, quando sarà convocata la capigruppo del Senato, chiamata a pronunciarsi sul calendario.

Il rinvio del voto sulla vicenda Gregoretti passa nelle mani della presidente Casellati.

Per il presidente Gasparri no.

È ancora scontro sulla data del voto sulla sorte di Matteo Salvini, al momento previsto per il 20 gennaio.

Uscendo dall'ufficio di presidenza Intanto la maggioranza abbandona di nuovo i lavori della giunta per le Immunità in segno di protesta, come già successo ieri. (la Repubblica)

Su altri giornali

Dopo l'episodio di lunedì 13 gennaio, la maggioranza lascia nuovamente la seduta perché, a seguito della presentazione di nuove istanze volte a richiedere altre carte al tribunale di Catania per approfondire la questione, il Presidente Gasparri, in mancanza di unanimità, ha posto in votazione la questione. (La Repubblica)

Il massimo del ragionamento politico che ho sentito dai contestatori di piazza, a Imola ad esempio, è stato "Salvini vaffanculo". Il solito Matteo Salvini energico e "social" è stato accolto molto calorosamente dalle circa 3 mila persone che hanno affollato piazza Cavalli nel pomeriggio di martedì 14 gennaio. (IlPiacenza)

Quindi i lavori proseguiranno così come deciso” conferma il presidente Gasparri, che poco prima aveva sottolineato di non aver ravvisato “impedimenti regolamentari” per proseguire con i lavori, essendo l’organismo da lui guidato para-giurisdizionale. (Il Fatto Quotidiano)

Al centro di tutto vi è uno scontro politico, un muro contro muro tra opposizione, che ha di nuovo abbandonato i lavori della Giunta, e maggioranza. Il leader leghista dà “dei vigliacchi” ai partiti di maggioranza: “Se vogliono mandarmi a processo lo facciano subito, senza aspettare. (L'HuffPost)

'Questa è istigazione a delinquere - ribadisce Salvini - ma si può fare un titolo così? Poi, durante il comizio pochi minuti più tardi, aggiunge: 'Gli unici che istigano all'odio e alla violenza sono questi signori qua, che si dovrebbero vergognare a scrivere queste cose'. (La Pressa)

Salvini ha sapientemente usato la notizia a proprio vantaggio accusando i partiti di Maggioranza di volerlo indebolire attraverso le azioni della Magistratura e non delle urne. Il caso Gregoretti continua a tenere banco nel dibattito politico. (Leggilo.org)