Presidenziali Usa, tutto ancora da decidere fra Trump e Biden

vistanet ESTERI

101,1 milioni di voti espressi, di persona e per posta, con un’altissima affluenza del 67%.

Si attende il conteggio dei voti postali, ma Trump denuncia brogli.

Al momento sembra essere avanti il candidato democratico, ma la partita è ancora aperta.

Fra Biden e Trump è un testa a testa.

Gli Stati Uniti ancora attendono di conoscere il nome del 46° presidente che dovrà guidare il Paese a stelle e strisce. (vistanet)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Bene, eccoci di nuovo nella posizione insolita di (dover) non solo interrompere il presidente degli Stati Uniti, ma anche correggere il presidente degli Stati Uniti”, è intervenuto il conduttore di Msnbc, Brian Williams, subito dopo il taglio della diretta. (L'HuffPost)

L’ex vicepresidente è al 49,6%, mentre il rivale repubblicano Donald Trump al 49,1%. Ma Donald Trump non ci sta e accusa ancora una volta via twitter: “Decine di migliaia di voti illegali in Usa sono stati ricevuti dopo le ore 20 dell’Election Day, cambiando i risultati in Pennsylvania e in altri Stati”. (In Terris)

Insomma, il prossimo primo cittadino degli Stati Uniti si deciderà per posta. Nel 2016, infatti, Hillary Clinton perse proprio contro Donald Trump pur potendo contare su circa 3 milioni di voti in più. (iLMeteo.it)

ROMA – Elezioni Usa, come funziona il voto postale. Come funziona il voto postale. Il funzionamento del voto postale è molto articolato. (News Mondo)

Stavamo vincendo ovunque, e di colpo tutto è stato annullato – ha sottolineato – Andremo alla Corte Suprema Usa, vogliamo che tutte le votazioni si fermino. Non vogliamo che vengano trovati altri voti alle 4 di mattina, che vengano aggiunti poi alla lista”. (Finanzaonline.com)

Ma sia repubblicani, che democratici, alleati e oppositori, riporta il Washington Post, hanno criticato la falsa affermazione di vittoria del presidente. Mancano milioni di “early votes” da contare e nessuna testata giornalistica ha infatti dichiarato un vincitore tra lui e Joseph R. (La Voce di New York)