Unicredit-Mps, per l'Ue va bene anche lo spezzatino

L'HuffPost ECONOMIA

La normativa europea interviene in operazioni del calibro Unicredit-Mps perché sollevano problemi di carattere europeo e non solo nazionale.

È per questo motivo che a Bruxelles l’opzione di spezzettare l’istituto senese tra più acquirenti non è per niente scartata.

L’operazione eventuale che Unicredit sta discutendo con il Tesoro non è ancora stata formalizzata a Bruxelles.

Naturalmente, il fatto che l’operazione non sia ancora stata notificata non vuol dire che sia fuori dai radar europei. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In 40 giorni il Mef e Unicredit dovranno trovare un accordo per definire il perimetro della possibile vendita di Mps. Anche di questo verrà chiesto conto al Ministero dell’Economia Daniele Franco, che riferirà alle commissioni Finanze di Camera e Senato mercoledì. (Sky Tg24 )

Quanto all'ipotesi che sia la commissione d'inchiesta sulle Banche ad audire Franco, fonti parlamentari osservano che «deve indagare sul passato, non sul futuro» E sul punto la Lega chiederà al governo, in occasione del prossimo question time, chiarezza su cifre e trasparenza del negoziato. (Liberoquotidiano.it)

Siena ha “mantenuto le apparenze” inalterate per l’occhio, visto che il loro numero eguaglia o quasi quello dell’immaginazione. Per anni la città ha vissuto al di sopra dei propri mezzi grazie a una commistione tutt’altro che virtuosa fra politica e finanza. (LA NAZIONE)

“Sono circa tre mesi che abbiamo chiesto un incontro al Ministero – spiega Di Marcello – Lunedì scorso abbiamo fatto un presidio a Roma sotto la sede del Mef L’impatto delle decisioni potrebbe essere molto pesante non solo per i lavoratori, ma anche per la città di Siena stessa. (RadioSienaTv)

Così un intervento di Sena Civitas. Altri “latitano”, sapendo di non essere stati e di essere meno che mai oggi, possibili interlocutori, come forse non lo è più neppure Giani. (SienaFree.it)

E il Cet 1 ratio al 6,6% sarebbe" comunque ben al di sotto di quello italiano (8,6%) e comunitario (10,2%). Dopo il test, concluso comunque positivamente per il sistema, il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, ha definito le banche europee "robuste e resilienti" (Milano Finanza)