Rifiuti: da piatti a cotton fioc, ‘scatta’ lo stop a plastica monouso

il Fatto Nisseno INTERNO

E’ la prima azione importante green di questo 2022 ma l’impegno per ridurre la plastica Deve continuare più con forza di prima, soprattutto in tempi di pandemia”.

Poi, “un’ulteriore violazione è l’esclusione dall’ambito di applicazione della direttiva dei prodotti dotati di rivestimento in plasticacon un peso inferiore al 10% dell’intero prodotto”.

Addio a piatti e bicchieri, ma anche cotton fioc, cannucce e altri prodotti in plastica monouso. (il Fatto Nisseno)

Ne parlano anche altri giornali

Il divieto non si limita alla sola produzione e all'utilizzo nella gastronomia e nella ristorazione da asporto ma anche alla vendita da parte di supermercati e negozi. L’Italia, infatti, recepisce la direttiva Sup (Single Use Plastic) con la quale l'Europa mira a ridurre notevolmente l’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, preservando mari e oceani. (Tiscali.it)

di Gianfranco Amendola. Divieto di immissione in commercio di prodotti di plastica monouso quali bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, agitatori per bevande, aste per palloncini, contenitori per alimenti e per bevande, tazze e bicchieri in polistirene espanso. (Corriere Roma)

Come richiesto dalla Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, il Decreto attuativo (D. La vendita di questi prodotti è consentita solo fino all'esaurimento delle scorte e solo se si dimostra che l'acquisito è anteriore rispetto all'entrata in vigore del suddetto divieto (Altalex)

La Coldiretti ricorda anche che in Italia un cittadino su quattro, il 27% circa, ha già deciso da tempo di abbandonare oggetti di plastica monouso come piatti, bicchieri o posate con un alto impatto inquinante Poi, “un’ulteriore violazione è l’esclusione dall’ambito di applicazione della direttiva dei prodotti dotati di rivestimento in plastica con un peso inferiore al 10% dell’intero prodotto”. (LaPresse)

Da oggi, venerdì 14 gennaio, stop alle posate in plastica. Le sanzioni potranno salire anche a 50mila euro qualora il valore dei prodotti messi illegalmente sul mercato sia superiore al 10% del fatturato dell'azienda. (ilGiornale.it)

Sono previste inoltre campagne di sensibilizzazione sui "vantaggi ambientali ed economici delle alternative basate su prodotti riutilizzabili" Possono arrivare anche fino a 50mila euro se l'immissione contestata coinvolge un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato dell'azienda. (Tp24)