Coronavirus, ecco come la situazione è precipitata in sette giorni in Friuli: in provincia di Udine i contagi saliti del 71%

Messaggero Veneto INTERNO

Pur trovandoci attualmente in zona gialla,; pertanto anche nel nostro territorio la tendenza è coerente con quanto sta accadendo nel resto del Paese.

Ancora più alto, pari al 9,6 per cento l’aumento delle persone in isolamento che domenica 21 erano 8.867 e ieri ben 9.727

Nella settimana da domenica 14 febbraio a sabato 20 nella provincia udinese si erano registrati 1.060 casi di contagio, in calo rispetto ai sette giorni precedenti. (Messaggero Veneto)

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C’è stato un rialzo importante dei contagi, e soprattutto c’è un anno di sacrifici alle spalle, per i cittadini e per gli operatori sanitari. Scelte che, come ha confermato Riccardi, sono attese per oggi o al massimo per domani (Il Messaggero Veneto)

"Siamo in una situazione estremamente allarmante", ha annunciato Fedriga, sottolineando la grande difficoltà degli ospedali cui terapie intensive sono già sature e costrette, come l'Ospedale di Cattinara, a riattivare unità di terapia intensiva (a supporto dell'Ospedale di Udine). (triestecafe.it)

Così il segretario della Lega Matteo Salvini, uscendo dal Senato dopo aver preso parte a una conferenza. Se poi il vaccino arriva da Usa, Germania, Russia, Israele, San Marino, ovunque, mi interessa poco, l’importante è che arrivi. (LaPresse)

L’idea, suggerita dagli esperti, potrebbe trovare terreno fertile nel “modello Friuli” che, nel periodo successivo al terremoto, seppe attrezzarsi con interventi ad ampio raggio. «Inevitabilmente una regia centrale, oggi, c’è già, ma dovrà avere una declinazione regionale – osserva il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi –. (Il Messaggero Veneto)

(LaPresse) – L’aumento dei casi in Friuli Venezia Giulia, a causa della presenza della variante inglese, “sfiora il 60%”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia (LaPresse)

(LaPresse) – “Dobbiamo prendere decisioni difficili e sofferte, figuratevi se dopo un anno avevo voglia di prendere decisioni così. Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. (LaPresse)