Enna, violenza sessuale su minori: arrestato il parroco a Piazza Armerina

La Stampa INTERNO

Si chiama don Luigi Rugolo e da tempo è stato trasferito nel Ferrarese.

Un sacerdote della diocesi di Piazza Armerina è stato arrestato dalla Squadra mobile di Enna con l'accusa di violenza sessuale e atti sessuali con minorenni.

A quel punto, la vittima aveva scritto a papa Bergoglio e poi aveva deciso di denunciare la vicenda alla polizia.

Secondo l'accusa, gli abusi sarebbero stati compiuti sia quando era ancora seminarista, sia dopo essere stato ordinato sacerdote. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

A carico del professionista, che in realtà era stato radiato dall’albo nel 2002, il gip del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone ha disposto la libertà vigilata per un anno al termine di una serie di accertamenti partiti dopo alcune denunce presentate in Procura dai genitori di alcune ragazze per presunte molestie e abusi sessuali posti in essere dal medico nei confronti delle figlie, due ragazze di 17 anni e una di 18. (LatinaToday)

Don Giuseppe Rugolo: si era da poco trasferito a Comacchio (Ferrara) Così don Giuseppe Rugolo, 40 anni, è stato arrestato, a Ferrara, dove ora è ai domiciliari. E che, nominato prete, quando le cose hanno iniziato a girare male, ai fedeli ha detto che si sarebbe trasferito al Nord, a Ferrara, per motivi di salute. (Liberoquotidiano.it)

Venerdì la UEFA prenderà parte al boicottaggio dei social unendosi alla Premier League e alla Federcalcio inglese. Questo il comunicato:. “La UEFA ha annunciato che si unirà a una coalizione di stakeholder del calcio inglese, tra cui la Federcalcio e la Premier League, prendendo parte al loro boicottaggio sui social media. (CIP)

Il provvedimento è stato chiesto e ottenuto dalla procura di Gela. Custodia cautelare in carcere a carico di un uomo della provincia di Caltanissetta, accusato di violenza sessuale continuata e aggravata ai danni della figlia tredicenne. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

I difensori - gli avvocati Salvatore Cusumano e Davide Casà - hanno dato il consenso ad utilizzare gli atti già acquisiti al fascicolo del dibattimento e proseguire normalmente. A processo sono finiti anche la moglie e due cognati, accusati di favoreggiamento per avere mentito al pm durante le indagini con l'obiettivo di garantire l'impunità al presunto "mostro" (AgrigentoNotizie)

dott.ssa Giorgia Orlando della Procura della Repubblica di Latina – ha dato esecuzione, in un Comune del sud pontino, alla misura di sicurezza provvisoria “non detentiva” della “libertà vigilata” (per la durata di 1 anno), emessa dal G. (FondiNotizie.net)