Napoli, mille sagome davanti alle scuole. I No Dad: ecco gli alunni dispersi

Corriere del Mezzogiorno INTERNO

E in vista del prossimo anno scolastico, le famiglie auspicano che «il vaccino non sia usato come arma di ricatto per garantire la scuola in presenza»

Almeno mille manifesti sono stati affissi davanti a molte scuole di Napoli e sui muri della città.

Si chiamano Giulia, Fatima, Josie, Nicola, Elisa, Andrea, Carlo, Giada e tanti altri nomi.

Sagome bianche di ragazzini con sotto la scritta «disperso scolastico» e la loro età: anni 8, 10, 12, 13. (Corriere del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre testate

Avere una visione comune sullo sviluppo della scuola a livello territoriale ci permetterà di darci degli obiettivi chiari e concreti». Verona ha un sistema scolastico eccellente, che vanta tanti punti di forza e una grande vivacità. (Corriere della Sera)

E in vista del prossimo anno scolastico, le famiglie auspicano che «il vaccino non sia usato come arma di ricatto per garantire la scuola in presenza» Una lunga scia di manifesti, circa mille, che ritraggono sagome di alunni e alunne, sono comparsi stamattina sui cancelli di alcune scuole e nelle strade del centro di Napoli (ilmattino.it)

Nella speranza che, con l’inizio del nuovo anno scolastico, si possa tornar alla normalità E’ accaduto a Napoli, dove ad entrare in azione è stato un gruppo di genitori anti dad, che hanno inteso porre l’attenzione su un fenomeno, purtroppo, in crescita: la dispersione scolastica. (Campanianotizie)

Così si ritraggono molti studenti napoletani a causa del lungo anno scolastico in Dad. Una vera e propria rivoluzione no-Dad che mette d’accordo, come poche volte, genitori e figli (Oggi Scuola)

Inoltre, non va dimenticato che in Italia permangono nelle aspettative di carriera di ragazzi e ragazze forti stereotipi di genere Nella top 20 figurano l’University of Chicago, la National University of Singapore e Nanyang Technological University, University of Pennsylvania, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Yale University, University of Edinburgh, le cinesi Tsinghua University e Peking University e le due americane Columbia University e Princeton University. (Tecnica della Scuola)

Se siamo noi stessi docenti a fare simili affermazioni come pensiamo di poter rivendicare con forza i nostri diritti che vengono calpestati un po’ da tutti da lustri? Chi porta all’esaltazione tale mezzo didattico dovrebbe anche chiedersi perché in questo periodo di DAD siano aumentati esponenzialmente i problemi psico-logici degli studenti. (Informazione Scuola)