Arrestato Tom Barrack, miliardario amico di Trump

Libertà ESTERI

I fatti, su cui da tre anni indaga la procura di New York in seguito ai sospetti nati nel corso dell’inchiesta sul Russiagate, risalgono al periodo tra il 2016 e il 2018, con Trump che dopo la conquista della Casa Bianca nominò Barrack, da sempre uno dei suoi più stretti consiglieri, presidente del comitato inaugurale, quello addetto all’organizzazione della cerimonia dell’Inauguration Day, nel giorno dell’insediamento del nuovo presidente

. (Libertà)

La notizia riportata su altri giornali

Fornito da Il Giornale. Secondo l'accusa, Barrack (e con lui altri due uomini, Matthew Grimes di Aspen, in Colorado e Rashid Sultan Rashid Al Malik Alshahhi, cittadino degli Emirati Arabi Uniti) avrebbe sfruttato il suo status di consigliere esterno della campagna di Trump per «favorire gli interessi e fornire informazioni agli Emirati Arabi Uniti» e per influenzare la campagna presidenziale, l'opinione pubblica e il governo degli Stati Uniti (Notizie - MSN Italia)

[/keywords]. Gli Stati Uniti sono nel bel mezzo di una nuova grande ondata di pandemia di Covid-19, che finora ha causato 624.000 vittime. Nei giorni scorsi è diventato chiaro che il governo degli Stati Uniti si aspetta che la ripresa già avvenuta negli stati del sud sarà il preludio a una nuova ondata dell’epidemia. (Travely.biz)

CHI È TOM BARRACK. In primo luogo Barrack è un miliardario arabo americano di 74 anni ed è stato considerato uno dei principali finanziatori della campagna di Trump nel 2016, oltre a essere stato presidente del comitato inaugurale per la cerimonia di investitura di Trump. (Startmag Web magazine)

Los Angeles (California, Usa), 23 lug. (LaPresse)

Solo che le quote passarono da Colony Capital al fondo del Qatar attraverso il Lussemburgo, per eludere il fisco italiano. Barrack è in attesa di processo anche in Sardegna per la vendita della società Starwood, proprietaria della Costa Smeralda, al fondo sovrano del Qatar. (SardiniaPost)

Sarà altresì assicurata la prosecuzione delle attività del Centro di giustizia riparativa regionale. In totale, un tesoretto di 78mila euro destinato a garantire servizi pubblici per l’assistenza alle vittime di reato, nonché per lo sviluppo e realizzazione di programmi di giustizia riparativa. (Corriere di Lamezia)