Bernal: “Ho rischiato la vita e avevo il 95% di possibilità di finire su una sedia a rotelle”

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Ora, lo dice, anzi lo scrive su twitter, Egan Bernal stesso e la cosa suscita comunque grande emozione.

Sono ancora in terapia intensiva aspettando ancora degli interventi chirurgici, però confidando in Dio tutto andrà bene”.

Ora però, come aveva già raccontato alla Gazzetta il suo manager biellese Giuseppe Acquadro, le cose sembrano evolvere per il meglio.

Tra i danni principali, le fratture di femore e rotula e la necessità di stabilizzare 6 vertebre, l’aspetto più delicato per quanto riguarda la mobilità. (La Gazzetta dello Sport)

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Un incidente bruttissimo, una notizia che ha sconvolto il mondo del ciclismo in questa prima parte di stagione. Egan Bernal è ricoverato nel reparto di terapia intensiva della Clinica Universitaria de La Sabana in Colombia dopo la caduta nella quale è rimasto coinvolto qualche giorno fa in allenamento. (OA Sport)

Lo scorso lunedì il vincitore del Giro d’Italia 2021 Egan Bernal è rimasto vittima di un pericoloso incidente contro un autobus in Colombia e da allora si trova nel reparto di terapia intensiva della Clinica Universitaria de La Sabana, dove è stato sottoposto ad un doppio intervento chirurgico. (OA Sport)

Pidcock ha poi proseguito parlando di come la notizia di Bernal l’avesse colpito, considerate anche le sue passate esperienze: “È stata una notizia terribile. Non voglio fermare il progresso, ma credo che bisogni trovare un giusto modo per allenarsi, diverso. (OA Sport)

Il ciclista ha voluto rassicurare i suoi seguaci tramite i suoi profili social: "Dopo aver avuto il 95% di possibilità di diventare paraplegico e perdere la vita facendo ciò che amo di più, oggi voglio ringraziare Dio, la Clinica Sabana e tutti i suoi specialisti per avere fatto l'impossibile, la mia famiglia, Mafe Motas e tutti voi per le vostre preghiere. (Tuttosport)

"Mi ha detto che aveva tanto dolore, io gli ho risposto che magari potrei andare a trovarlo a febbraio e lui ha ribattuto ‘magari vengo io!’. E al sudamericano che gli chiedeva degli incidenti del Pirata ha replicato: "Gli ho ricordato che qualche anno dopo Marco riuscì a vincere Giro e Tour". (La Gazzetta dello Sport)

«Pedalando - cioè facendo la cosa che amo di più al mondo - ho rischiato al 95% di morire o diventare paraplegico» ha scritto il fuoriclasse della Ineos. Dopo un’operazione durata oltre sei ore, i chirurghi hanno ricomposto quella delicatissima al femore destro e quella (aperta) alla rotula. (Corriere della Sera)