Israele: svolta USA, gli insediamenti ebraici in Cisgiordania non sono più illegali

Gli Stati Uniti hanno cambiato la loro posizione sugli insediamenti israeliani in Cisgiordania, non ritenendoli più incompatibili con il diritto internazionale.

Gli insediamenti sono ampiamente considerati illegali secondo il diritto internazionale, sebbene Israele lo abbia sempre contestato.

La controversia degli insediamenti ebraici. La questione degli insediamenti ebraici è una delle più controverse tra Israele e i palestinesi. (Sputnik Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Per gli Stati Uniti le colonie israeliane non violano il diritto internazionale. Gli Stati Uniti non considerano più le colonie israeliane in Cisgiordania come contrarie al diritto internazionale. E pone Washington in contrasto diretto con le Nazioni Unite - che giudicano gli insediamenti come un’occupazione di territori palestinesi - nonché con la stragrande maggioranza delle diplomazie di tutto il mondo. (LifeGate)

I diplomatici russi hanno esortato tutte le parti ad astenersi da passi che potrebbero provocare una nuova escalation. La decisione degli Stati Uniti di riconoscere gli insediamenti israeliani in Cisgiordania come legali aggraverà la situazione nella regione, ostacolando il processo di pace, ha detto martedì il Ministero degli Esteri russo. (Sputnik Italia)

Definire "gli insediamenti civili incompatibili con il diritto internazionale non ha favorito la causa della pace", ha spiegato Pompeo. (AGI - Agenzia Italia)

Secondo il diritto internazionale sono illegittimi i territori occupati in cui viene esercitata la forza militare di un altro stato. La risposta dell’Ue. Per l’Unione europea gli insediamenti israeliani in Cisgiordania restano però illegittimi. (Wired.it)

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Gli Stati Uniti sono stati per decenni allineati a tale interpretazione, fino, per l’appunto, all’altro giorno. Dopo essere passati dall’occupazione (militare) alla colonizzazione (civile), ora il cerchio è pronto per chiudersi con l’annessione – il tutto anche grazie all’avallo esplicito degli Stati Uniti e l’inazione del resto della comunità internazionale. (L'HuffPost)