Il M5S non va fino in fondo e la sfida sulle armi si conclude con l'ennesima sconfitta

L'INDIPENDENTE INTERNO

Come il Parlamento ci ha già detto di fare, come ci avete chiesto voi».

La spinta “rivoluzionaria” si è esaurita, i cittadini hanno scoperto l’inganno e inevitabilmente il partito si è avviato verso percentuali di consenso minime, come evidenziato alle ultime amministrative.

Così, al culmine di una irrepetibile legislatura, il M5S si sfalda, seguendo il profilo tipico dei partiti “personali” inaugurati con l’avvento di Silvio Berlusconi sulla scena politica italiana

Da notare come le modifiche al decreto-legge avanzato dal governo Draghi ci siano state, ma non relativamente ai futuri consensi da parte del Parlamento in materia di invio di armi. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altre testate

Così il premier Mario Draghi, risponde, arrivando in Senato, a chi gli chiede se sia preoccupato della stabilità della maggioranza Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo. (ilgazzettino.it)

Un risultato importante quello ottenuto dal suo governo dopo giorni di tensione a 5 Stelle, culminate con l’imminente addio di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, al Movimento di Beppe Grillo e Giuseppe Conte. (Il Riformista)

Il documento, piuttosto ampio, ripercorre alcuni dei temi più rilevanti su cui si è impegnato lo stesso Draghi nel corso di questi mesi di conflitto. Il voto finale. Alla fine, la mozione passa ad ampia maggioranza: 219 favorevoli, 20 contrari e 22 astenuti (Open)

Il premier: “L’unità è essenziale”. Via libera del Senato con 219 voti a favore, anche dei 5S. Nuove armi all’Ucraina: prima lo scontro, poi il sì a Draghi. (La Stampa)

- ROMA, 22 GIU - Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comuicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo. (Tiscali Notizie)

Camera (ilGiornale.it)