Prima orribile esecuzione di un manifestante in Iran, si rischia un bagno di sangue

Amnesty International ESTERI

All’alba dell’8 dicembre Mohsen Shekari, 23 anni è stato impiccato al termine di un processo che ha rappresentato una messinscena della giustizia. Shekari era stato arrestato appena tre settimane prima ed era stato accusato di reato di “inimicizia contro Dio” per aver “bloccato la circolazione stradale” nella capitale Teheran, “alimentato paura”, “privato le persone della libertà e della sicurezza” e “intenzionalmente ferito un agente della sicurezza” con un coltello. (Amnesty International)

Su altri media

Nei giorni scorsi Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana, lo aveva detto: da ora in poi si inizieranno a impiccare i volti principali delle proteste che stanno attraversando il Paese. (ilGiornale.it)

Le immagini pubblicate dal sito web della magistratura iraniana mostrano Mohsen Shekari in tribunale durante il suo processo a ottobre: prigioniero condannato per un crimine presumibilmente commesso durante le proteste in corso nel Paese. (Repubblica TV)

Roma, 9 dic. (LaPresse)

Le immagini pubblicate dal sito web della magistratura iraniana mostrano Mohsen Shekari in tribunale durante il suo processo a ottobre: prigioniero condannato per un crimine presumibilmente commesso durante le proteste in corso nel Paese. (Tiscali Notizie)

Dall’Italia, silenzio. Subito è arrivata la condanna di Germania, Francia, Gran Bretagna. (Radio Popolare)

La classe dirigente della Repubblica islamica lo sa e gli effetti sono sotto i nostri occhi: da un lato vediamo le prime spaccature interne alla leadership; dall’altro assistiamo alla prima esecuzione capitale di un manifestante”. (L'HuffPost)