Padre Imad, una delle vittime del terremoto in Siria

Aleteia ESTERI

Il sacerdote viveva nel Paese, in guerra dal 2011. Aveva perso un occhio in uno degli attacchi ad Aleppo, ma continuava a servire la popolazione Al momento della pubblicazione di questo articolo, sono già più di 5.000 le persone che hanno perso la vita a causa del terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Le cifre ufficiali parlano anche di 14.000 feriti. Questa catastrofe ci porta a pregare per i defunti e per quanti soffrono nel corpo e nell’anima. (Aleteia)

Ne parlano anche altre fonti

Attualità Macerata Terremoto, aiuti alle popolazioni di Turchia e Siria: la Croce Verde promuove una raccolta fondi di Picchio News Stampa PDF (Picchio News)

Sono relative a 6 città, tra cui Antiochia, Adana e Osmaniye, e nelle prossime ore arriveranno quelle relative ad altre 14 aree. Mappe preziose per supportare i soccorsi realizzate con le immagini raccolte da un'ampia gamma di satelliti europei, come i Sentinel del programma Copernicus, processate e analizzate dai tecnici di e-Geos, la società italiana che coordina servizio europeo Copernicus Rapid Mapping. (ilmessaggero.it)

Ma la situazione attorno a noi è drammatica: è venuto giù anche un ospedale. "A Iskenderun la Cattedrale è crollata, l’Episcopio e tutti gli altri edifici della Curia vescovile non sono agibili. (LA NAZIONE)

«Aiutiamo le popolazioni turche e siriane». La Croce Verde di Macerata, dopo il terribile terremoto che ha riguardato Siria e Turchia, si è mobilitata per sostenere quanti si trovano in piena emergenza. (Cronache Maceratesi)

Con una conta che ha segnato nei gelidi numeri la scomparsa dalla terra 9.500 vite (secondo le ultime informazioni). In quest’oscurità la Caritas di Bergamo, in raccordo con quella italiana, porta la sua impronta di luce. (L'Eco di Bergamo)

Quel che più conta ora è aiutare concretamente le persone, e sono milioni, coinvolte in una tragedia che in un momento ha stravolto la loro vita. Pertanto, domenica prossima 12 febbraio, VI domenica del tempo ordinario, in tutte le parrocchie e comunità della diocesi, nelle celebrazioni eucaristiche, verranno raccolte offerte per le popolazioni colpite, in particolare per quelle della martoriata Siria». (ilgazzettino.it)