Parlamento, cosa cambia dopo la scissione dei 5 Stelle: Movimento non più primo partito

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Corriere della Sera INTERNO

Parlamento, cosa cambia dopo la scissione dei 5 Stelle: Movimento non più primo partito. La nuova composizione di Camera e Senato dopo la scissione del Movimento e la nascita del nuovo gruppo «Insieme per il futuro» che si raccoglie circa 62 tra ex parlamentari e senatori ex grillini che hanno seguito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

(Corriere della Sera)

Su altri media

C'è anche chi, tra gli ex M5S, ha già risposto picche: «Se area Draghi dev'essere, meglio puntare su Calenda», si sbottona qualcuno Il garante era atteso a Roma oggi, per provare a riportare la pace tra le due fazioni in lotta da settimane. (ilmattino.it)

«Il Movimento 5 Stelle in Umbria resta compatto al fianco di Giuseppe Conte», annuncia una nota firmata da 26 rappresentanti pentastellati. Di tutt'altro tono le parole del presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Filippo Gallinella: «Da oggi - si conclude la mia esperienza con il Movimento 5 Stelle. (ilmessaggero.it)

Sarebbe bello discutere delle reali motivazioni anziché di questo stucchevole discorso sull’ 'atlantismo' che lascia il tempo che trova. A chiarirlo già stamattina era stato il gruppo parlamentare regionale, di cui fa parte anche l'agrigentino Giovanni Di Caro. (AgrigentoNotizie)

Non più ultimatum o decisioni sospese, come quella che ha permesso a Di Maio di andarsene, invece di essere cacciato. Il partito di Di Maio, Insieme per il futuro, non sarà una copia del M5S, non ne prenderà i temi e le parole. (Il Fatto Quotidiano)

Nella formazione, ovviamente, vi sono tutti ex 5 Stelle, con l’eccezione di Antonio Lombardo, ex deputato di Coraggio Italia. Stesso discorso al Senato, dove da 72 i rappresentati dei 5 Stelle scendono a 61, gli stessi del Carroccio, dopo l’addio di undici senatori di fede ‘dimaiana’. (Il Riformista)

La newsletter del Corriere del Mezzogiorno - Puglia Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno E qualcuno ipotizza che la decisione di lasciare il Movimento derivi dalla prospettiva di essere ricandidato nel nuovo movimento che potrebbe essere creato da Di Maio («Insieme per il Futuro», questo il nome probabile). (Corriere del Mezzogiorno)