Metodi mafiosi per controllare il mercato degli ambulanti sul litorale friulano

UdineToday INTERNO

Custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi soggetti che operano in Friuli e nel Veneto orientale.

L’attività è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Trieste.

E' quanto hanno eseguito alle prime luci dell'alba componenti del personale della Direzione investigativa antimafia e del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Trieste.

Lo scopo era quello di riuscire ad ottenere un diretto controllo delle attività economiche e condizionare così il libero mercato e lo sviluppo economico e sociale della località turistica. (UdineToday)

Ne parlano anche altri giornali

Particolarmente significativi alcuni episodi in cui sono state organizzate spedizioni punitive con armi nei confronti di chi non sottostava alla egemonia imposta dal capo del gruppo criminale anche in altre manifestazioni fieristiche del litorale friulano – veneto (Alqamah)

Il filone reso noto riguarda in particolare il mercato di Bibione “I giovedì del lido del sole” dove il capo clan, un napoletano di 60 anni da anni residente a Latisana, aveva impedito e imposto solo operatori suoi amici. (Telefriuli)

Lo scopo era quello di riuscire ad ottenere un diretto controllo delle predette attività economiche e condizionare così il libero mercato e lo sviluppo economico e sociale della rinomata località turistica. (Oggi Treviso)

Particolarmente significativi, sottolineano gli investigatori, alcuni episodi in cui sono state organizzate spedizioni punitive con armi nei confronti di chi non sottostava alla egemonia imposta dal capo del gruppo criminale anche in altre manifestazioni fieristiche del litorale friulano – veneto Estorsioni e minacce con metodo mafioso nei confronti di commercianti e venditori ambulanti, per ottenere il controllo di mercati e fiere in Veneto e Friuli Venezia Giulia. (Il Gazzettino)

I rappresentanti della Fiva Confcommercio del Friuli-Venezia Giulia e di Udine fanno sapere di non avere ricevuto in passato segnalazioni di minacce o taglieggiamenti da parte degli associati e sottolineano come la categoria del nostro territorio sia sana Blitz contro una banda di estorsori che taglieggiava venditori ambulanti. (TGR – Rai)

"È un'indagine importante - ha sottolineato De Nicolo - perché è la prima volta, a mia memoria, a Trieste che un giudice riconosce l'esistenza dell'aggravante del metodo mafioso" nelle fasi preliminari. (Il Piccolo)