Alto Adige, infermiera no vax trovata al lavoro in Rsa: era stata sospesa

Leggo.it INTERNO

Al vaglio dei carabinieri la posizione del direttore della struttura, datore di lavoro dell'infermiera, che le ha permesso di entrare pur in assenza dei requisiti obbligatori

La donna è stata quindi sanzionata con la contravvenzione di 400 euro e allontanata.

Un'infermiera no vax e già sospesa, è stata trovata al lavoro in una Rsa nel Meranese in Alto Adige.

La donna, infermiera dipendente della struttura assistenziale, era al lavoro senza essere vaccinata ed era stata sospesa dall'Azienda sanitaria. (Leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

/html/head/meta[@name='og:title']/@content /html/head/meta[@name='og:description']/@content. 2021-11-22T20:27+0100. (Sputnik Italia)

Al vaglio anche la posizione del responsabile della struttura. LAGUNDO. Per questo è stata sanzionata con la contravvenzione di 400 euro e allontanata (il Dolomiti)

Chi decide di non farlo viene sospeso fino ad avvenuta vaccinazione e comunque fino, per il momento, il 31 dicembre A presentarsi in studio, però, ad un certo punto, sono stati i militari del Nas che hanno scoperto quello che stava accadendo. (il Dolomiti)

Pubblicità. L’infermiera Lara Lorenzoni ha annunciato di essere stata sospesa dal servizio perché non ha voluto vaccinarsi contro Covid-19. L’infermiera, lavorava all’ospedale di Santarcangelo di Romagna in provincia di Rimini ed è stata anche candidata del Movimento 3V al consiglio comunale. (Silenzi e Falsità)

E’ infatti obbligatorio per tutto il personale che lavora a contatto con gli anziani – soggetti naturalmente più fragili e potenzialmente più a rischio di ammalarsi di COVID-19 – essere in regola con il ciclo vaccinale del vaccino per la prevenzione del SARS-CoV-2 Al vaglio dei carabinieri NAS la posizione del direttore della struttura, datore di lavoro dell’infermiera, che le ha permesso di entrare pur in assenza dei requisiti obbligatori. (il Fatto Nisseno)

Pubblicità Pubblicità. Ma al dentista ‘no vax’ residente nelle valli del Noce è arrivato il salasso: una denuncia per esercizio abusivo della professione. (la VOCE del TRENTINO)