In Italia è obbligatoria la quarantena dopo riapertura frontiere Ue

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Riapertura frontiere Ue: la lista. Nella lista dei Paesi accettati dall’Unione Europea – come già evidenziato – non rientrano Stati Uniti, Brasile e Russia.

Obbligatoria la quarantena in Italia per chi proviene dall'estero: questa la decisione del Governo Conte dopo la riapertura delle frontiere Ue.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà un’ordinanza che stabilisce la riapertura delle nostre frontiere, mantenendo però la quarantena per tutte le persone che arrivano dai Paesi extra-Schengen. (Notizie.it )

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L’impegno preso da ciascun Governo, compreso quello italiano, è vincolante, anche se i 27 Paesi saranno chiamati a confermare la lista ogni 2 settimane. Per il momento i Paesi ammessi sono: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tunisia, Thailandia e Uruguay. (FIRSTonline)

L’Italia continua a mantenere la quarantena per le persone che provengono da questi paesi. Tutti gli Stati membri dovrebbero, se possibile, coordinarsi e non decidere unilateralmente di aprire le loro frontiere a uno Stato non membro se gli altri Stati membri non hanno deciso di farlo. (Assolombarda)

– Dal 17 Marzo 2020 le frontiere europee con Paesi Terzi sono rimaste chiuse, tuttavia da oggi, 1 Luglio 2020, verranno riaperte a 15 Paesi con condizione di reciprocità, tra cui la Cina. Ogni due settimane verrà rivisto l’elenco redatto su criteri epidemiologici. (ilMetropolitano.it)

Di conseguenza, il criterio ‘epidemiologico’ sul quale si basa l’Unione Europea per riaprire le frontiere con la Cina è verosimilmente falsato dalla mancanza di trasparenza da parte del regime comunista cinese. (epochtimes.it)

La lista di paesi concordata andrà comunque aggiornata ogni quindici giorni considerando l’evoluzione della pandemia. L’Ue ha dato il via libera ad una ristretta lista di paesi terzi. (America Oggi)

In tutti questi Paesi la situazione epidemiologica è pari o migliore di quella dell’ Ue. La raccomandazione e la lista negoziata venerdì scorso in Core per dai rappresentanti permanenti sono state approvate per procedura scritta, a maggioranza qualificata, con il voto favorevole dell’Italia. (Corriere dell'Umbria)