Morto in carcere a Cosenza: scatta la protesta dei detenuti

Corriere della Calabria INTERNO

a morte di Pasquale Francavilla, deceduto in carcere 24 ore fa ha sollevato le proteste dei detenuti dell’istituto penitenziario “Sergio Cosmai” di Cosenza.

Il giallo sulla morte di Francavilla. La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda.

Di tutt’altro avviso il «magistrato di sorveglianza che ne ha disposto il trasferimento in carcere»

«Pasquale Francavilla – ha raccontato il legale della vittima Mario Scarpelli – è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Cosenza, dieci giorni fa, per la presenza di alcuni trombi. (Corriere della Calabria)

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E invece contro ogni logica Francavilla, una volta dimesso dall’ospedale, è stato riportato in carcere dove è morto. Quintieri da anni visita costantemente i penitenziari calabresi e ne denuncia le controversie, chiedendo a gran voce maggiori diritti per gli ospiti delle strutture. (Iacchite.blog)

A decidere di farla finita un 53enne calabrese che è stato trovato impiccato nella sua cella da un agente della Polizia Penitenziaria. IL CASO Rapper suicida in carcere a Salerno, la polizia penitenziaria nel (ilmattino.it)

Nonostante le condizioni, quattro giorni fa lo hanno riportato nel carcere di Cosenza. A chiedere giustizia a gran voce sono anche i detenuti del carcere di Cosenza che hanno inscenato una battitura (Il Dubbio)

E’ accaduto oggi nel carcere di Pavia, dove un detenuto italiano si è reso protagonista di un episodio di intemperanza nei confronti di Stefania D’Agostino. Oggi ha addirittura tentato di avventarsi contro il direttore dell’Istituto, senza un minimo di controllo e in preda ad attimi di follia pura. (IL GIORNO)

E' stato poi trasportato all'ospedale di Pontedecimo, da verificare le condizioni oltre che la prognosi. Il carcere di Pontedecimo rinnova l'appello al Governo ed al Ministero della Giustizia affinchè procuri strumenti di difesa del personale, che durante il servizio continua a subire aggressione da parte dei detenuti. (Primocanale)

Secondo quanto riferito dal legale, l’avvocato Mario Scarpelli, Francavilla, condannato in via definitiva nel processo "Apocalisse", stava scontando gli ultimi 10 mesi di pena, ma era incompatibile con il regime carcerario perché versava in condizione di salute precaria. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)