Cina, riconoscimento facciale obbligatorio per SIM e navigazione

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A partire dal 1 dicembre - ossia ieri - chi intende stipulare un nuovo contratto telefonico non potrà più contare solamente sulla sua carta d'identità.

I sistemi di riconoscimento biometrico sono ampiamente utilizzati in Cina: si pensi che entro il 2022 ci saranno quasi 3 miliardi di telecamere di sorveglianza installate per le strade del Paese (dati IDC).

Il Ministero dell'Industria e dell'IT della Repubblica Popolare Cinese aveva già comunicato la policy agli operatori telefonici lo scorso settembre (link in FONTE), fissando appunto al 1 dicembre la data a partire dalla quale tutti coloro che intendono acquistare una SIM sono obbligati a fornire le loro generalità tramite riconoscimento facciale. (HDblog)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si scarica l’App ufficiale, si completa l’autenticazione facciale e il gioco è fatto: i viaggiatori possono accedere alla metropolitana attraverso la scansione dei volti. Perché – come denunciato dal New York Times – la tecnologia di riconoscimento facciale è già utilizzata in maniera massiccia contro gli uighuri, la popolazione turcofona dello Xinjiang. (Avvenire)

A ottobre, secondo quanto riferito, la Francia ha usato il riconoscimento facciale per fornire ai suoi cittadini identità digitali. La Cina è diventata uno dei paesi con il più rapido sviluppo del riconoscimento facciale, ma alcuni media occidentali hanno usato il cliché dei diritti umani per attaccare la Cina. (L'AntiDiplomatico)

Il timore è che il governo cinese utilizzi i dati per scopi repressivi soprattutto nei confronti delle minoranze, come gli uiguri musulmani o i tibetani. Pechino, 4 dic – I cinesi ormai sono abituati al riconoscimento facciale. (Il Primato Nazionale)

Nato come servizio per offrire ai passeggeri un accesso più rapido, attualmente è utilizzato da una media di 10mila persone al giorno. Riconoscimento facciale per entrare in metropolitana: l'innovazione cinese di Zhengzhou. (Rai News)

Da ieri infatti è in vigore la nuova legge che prevede la raccolta di dati biometrici tramite tecnologie di riconoscimento facciale per tutti gli utenti che acquistino una nuova SIM mobile. Vuoi una SIM nuova? (Il Fatto Quotidiano)

La mossa, anticipata a settembre dal ministero dell'Industria e dell'Information technology, punta a "tutelare i legittimi diritti e interessi dei cittadini online", ma è stata criticata come un altro passaggio di violazione della privacy, sacrificata per il controllo di ciò che riguarda cyberspace e internet. (RSI.ch Informazione)