Confindustria, il Pil cresce oltre le attese: + 6,1% nel 2021

IL GIORNO ECONOMIA

Lo dimostra la risalita del Pil che supera ogni attesa, pur in presenza dei rischi legati all'evoluzione della pandemia, alla carenza delle materie prime e al rialzo dell'inflazione.

Le stime di Confindustria superano per quest'anno quelle del governo (+6%) e del Fondo monetario internazionale (+5,8%), sono invece poco piu' basse per il 2022 a fronte del +4,7% previsto dall'esecutivo e del +4,2% previsto dal Fondo

Per Confindustria, "questa robusta ripartenza del Pil, pari a oltre +10% nel biennio, dopo il quasi -9% del 2020, riporterebbe la nostra economia sopra i livelli pre-crisi nella prima meta' del 2022, in anticipo rispetto alle attese iniziali". (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

E’ lo scenario delineato dal Centro Studi Confindustria che stima una crescita del 6,1% per l’anno in corso, 2 punti in più rispetto alle previsioni di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022. Mi riferisco anche alle cosiddette plastic e sugar tax: non è questo il momento di creare altre difficoltà alle imprese”. (Metro)

C'è anche il nodo delle «carenze importanti di materie prime e semilavorati» emerse dal secondo trimestre dell'anno, considerate «di natura temporanea» Evoluzione della pandemia. (La Nuova Venezia)

“L’insufficienza di materiali è diventata un fattore di crescente ostacolo alla produzione: hanno pesato le interruzioni sulla catena di distribuzione e l’allungamento dei tempi di consegna. Nell’industria, nella prima metà del 2021 la produzione è salita gradualmente, riportandosi a giugno sopra il livello pre-pandemia. (Nova News)

Il Centro studi di Confindustria "prevede un +6,1%, due punti in più rispetto alle stime di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022"; E spiega: "Questa robusta ripartenza del Pil, pari a oltre +10% nel biennio, dopo il quasi 9% del 2020, riporterebbe la nostra economia sopra i livelli precrisi nella prima metà del 2022, in anticipo rispetto alle attese iniziali", che collocavano il traguardo nell'ultimo trimestre del prossimo anno. (RagusaNews)

Nessun interesse comune. La stabilità economica è necessaria sia per la Germania che per l’Italia per ridurre le divisioni regionali e rafforzare l’unità tra i popoli. Soprattutto nell’area della politica monetaria, sono evidenti i conflitti tra Stati membri del sud come l’Italia e rappresentanti del nord come la Germania. (PrettyGeneration)

Per gli economisti di via dell'Astronomia "la risalita del Pil italiano nel 2021 è più forte delle attese". Si va infatti esaurendo la spinta legata al gap da colmare, dopo la caduta". (San Marino Rtv)