Appello della Fondazione Ricerca Molinette: "Vaccino Covid non fatto in Italia perché non si investe in ricerca: serve impegno istituzioni"

TorinOggi.it SALUTE

È questo il messaggio lanciato dal Emilio Hirsch, direttore scientifico di Fondazione Ricerca Molinette Onlus, in occasione della presentazione degli eventi per i vent'anni dell'ente.

"L'unica via che vediamo è il finanziamento della ricerca di eccellenza.

Il vaccino contro il Covid-19 non è stato fatto in Italia perché noi investiamo poco in questo ambito: per fortuna molti privati sono consapevoli di questo problema e, con la loro generosità, stiamo cercando di supplire alle carenze". (TorinOggi.it)

La notizia riportata su altri media

Inoltre la Stiko raccomanda espressamente la vaccinazione contro il Covid a tutte le persone in età fertile che non sono ancora o non sono state completamente vaccinate, in modo che vi sia un'ottima protezione contro questa malattia prima dell'inizio della gravidanza. (Quotidiano Sanità)

Questi dati, si legge sempre nel post, sarebbero aggiornati al 28 agosto 2021. Questi eventi possono essere stati causati da un’altra malattia o essere associati a un altro medicinale assunto contemporaneamente dal paziente». (facta.news)

Il CDA di AIFA, riunito in seduta straordinaria il 9 settembre 2021, ha approvato l’inserimento nell’elenco dei farmaci previsto dalla legge 648/96 della dose addizionale dei vaccini Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna). (insalutenews)

Durante la prima settimana di attività sono state inoculate circa 300 dosi di siero anticovid. ll totale delle dosi iniettate, in questo modo, arriva quota 1380 ed è destinato ancora a crescere in questa settimana. (Livesicilia.it)

Il CTS ritiene opportuno, in attesa dell’autorizzazione dell’EMA, rendere disponibili i vaccini Comirnaty e Spikevax:. come dose aggiuntiva di vaccino COVID-19, almeno 28 giorni dopo l’ultima somministrazione, per completare il ciclo di vaccinazione in adulti e adolescenti di età > 12 anni (vaccino Comirnaty) o > 18 anni (vaccino Spikevax) in condizioni di immunosoppressione clinicamente rilevanti. (Tutto Golfo)

Per chi invece ha contratto l’infezione oltre il 14esimo giorno dalla somministrazione della prima dose, la schedula vaccinale si intende completata. Nel testo si stabilisce che chi ha avuto l’infezione entro il 14esimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino deve ricevere, il prima possibile, anche la seconda dose. (Fortune Italia)