Transizione green, l'Europa spinge sull'acceleratore

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

CON LA DIRETTIVA sulle case green, che ha da poco superato la prima tappa al Parlamento europeo, si completa il quadro delle misure avviate dalla Commissione Ue per contrastare la crisi energetica e attuare la transizione ecologica del Vecchio Continente. Il provvedimento, ora sottoposto all’esame del "trilogo" (Parlamento, Commissione e Consiglio) prima del varo, ha come obiettivo di tagliare gli sprechi energetici degli immobili europei a scopo residenziale e di ridurre le bollette, riqualificando il patrimonio edilizio dei Paesi dell’Unione per raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la D entro il 2033, con obiettivo finale di emissioni zero entro il 2050. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Ma non si tratta solo di scelte autonome nate dalla propria coscienza personale. Case Green: l’UE vuole che gli immobili tendano ad essere il più possibile ad impatto zero, ma ai proprietari quanto costa questo adeguamento? (Grantennis Toscana)

Dopo lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, un nuovo regolamento europeo fa discutere: il 14 marzo il Parlamento ha ap­provato la Direttiva case gre­en, ripercorrendo ancora una volta la strada della riduzione delle emissioni inquinanti, principio che, finché resta tale, trova tutti a favore, ma che nella sua applicazione concreta incontra sempre molte riserve. (IdeaWebTv)

(Rinnovabili.it) – Effettuare un intervento di riqualificazione energetica del proprio immobile portandolo dalla Classe G alla Classe A ne aumenta il valore del 40%. La Direttiva UE Case Green prevede che entro il 2033 gli immobili siano almeno in Classe D (Rinnovabili)

Dunque, gli italiani sono sempre più interessati ad acquistare un immobile che sia meno energivoro, a testimonianza di una maggiore sensibilità verso i temi ambientali. Una ripresa del mercato che vede crescere l'attenzione nei confronti delle case più efficienti dal punto di vista energetico. (Tiscali Notizie)

E si parla di tanti immobili: secondo uno studio di Federcepicostruzioni, per adeguarsi agli standard europei ci sarebbe bisogno di riqualificarne non meno di 9,7 milioni. (QuiFinanza)

I proprietari di immobili dovranno tagliare le emissioni dei propri edifici senza scelta, su questo non ci piove, in virtù dell'obbligo introdotto nella direttiva di dover eseguire lavori di riqualificazione dell'immobile per adeguarli ai nuovi standard europei. (Money.it)