Da Briatore a Cracco e Sorbillo: quanto costa una pizza d’autore in Italia?

Corriere della Sera INTERNO

Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è stato nuovamente Briatore: secondo alcuni, i prezzi del suo «Crazy Pizza» sono troppo alti.

Ad innescare il dibattito, però, sono state soprattutto alcune affermazioni pronunciate dall’imprenditore nel rispondere alle critiche.

La polemica sul prezzo della pizza in Italia è ormai consueta e prevedibile.

Briatore ha puntato il dito contro chi vende pizza a 4 euro, chiedendosi quale sia la qualità degli ingredienti che la compongono

Ma la margherita di Flavio Briatore è davvero così costosa d’Italia?

(Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Sono giorni turbolenti per il mondo della pizza e dei maestri pizzaioli italiani e non solo, dopo le spigolose dichiarazioni del noto imprenditore italiano Flavio Briatore, secondo cui “la pizza non è napoletana, è un prodotto mondiale e gli altri la fanno meglio”. (NapoliToday)

Durante la trasmissione "Porta a Porta" tutto è finito a tarallucci e vino e c’è anche chi, come Ivano Veccia (vincitore del campionato della pizza) ha raccontato di vendere una capricciosa col caviale o tartufo bianco a 70 euro da anni, ma nessuno se ne era mai accorto prima. (CalcioNapoli24)

Briatore e Sorbillo, un locale insieme? Lo scontro tra Sorbillo e Briatore: cosa si sono detti. Flavio Briatore ha teso la mano, chiarendo immediatamente che “non faccio le guerre per una pizza”. (Virgilio Notizie)

Cosa ci mettono dentro questi signori?“, queste le parole pronunciate nei giorni scorsi da Flavio Briatore in un video pubblicato su Instagram. Nei giorni successivi la replica direttamente dalla capitale della pizza: a Napoli, con una folla anti-Briatore, Gino Sorbillo davanti allo storico locale ha distribuito per protesta pizza gratis. (Il Fatto Quotidiano)

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A fare un passo avanti rispetto le polemiche è stato Briatore: «Io non faccio la guerra per la pizza, non mi interessa. «Bisogna creare un brand internazionale per esportare la pizza italiana in tutto il mondo». (Corriere della Sera)