Inesorabile, ossessiva, la domanda di ogni anno: quale tema di maturità avrei svolto? Non ho dubbi (di D. D'Alessandro)

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'HuffPost INTERNO

Quale tema avrei svolto?

Anche questa mattina, dopo l’uscita delle tracce, la domanda è tornata come ogni anno, inesorabile, ossessiva, una sorta di vizio assurdo.

Freud sapeva che i giorni della maturità, delle ansie, delle notti insonni, delle salivazioni azzerate, della pagina bianca da scalare come la più ardua delle montagne, sono destinati a ripresentarsi spesso nei sogni di chi ha affrontato la prova e poi è diventato maturo (si spera), adulto, anziano

(L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tra le proposte per i maturandi Pascoli, Verga, Liliana Segre, un testo sulla musica, una riflessione sui cambiamenti climatici del premio Nobel Giorgio Parisi, il Covid e il mondo dei social. (askanews) - Prima prova dell'esame di Maturità per oltre 500mila studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori. (Il Sole 24 ORE)

Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da “Nedda. (piacenzasera.it)

Ogni studente potrà spaziare e farsi guidare dal proprio senso critico nella scrittura del testo. Questi alcuni consigli fondamentali per cercare di sviluppare al meglio il tema di attualità. (Skuola.net)

La prima prova (e il toto-temi): Pascoli, Verga, Segre e Sacks. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25 (Repubblica Roma)

La seconda prova: lo scritto di indirizzo. Giovedì 23 giugno si prosegue con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che ha per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. (QuiFinanza)

(Leggi anche: al Righi e al Tasso qualche defezione causa Covid). «La prova poteva essere affrontata tranquillamente. Le tracce ministeriali, sostengono insegnanti e alunni, erano in linea con la preparazione ottenuta nel triennio nonostante le lezioni fatte in didattica a distanza. (Corriere Roma)