Luca Nogaris e Alessio Picelli morti a New York, caccia ai pusher

Corriere della Sera INTERNO

Intanto la famiglia continua a chiedere notizie al consolato italiano a New York, ma le risposte sono sempre troppo vaghe.

Le vittime sono Luca Nogaris, 39enne artigiano e Alessio Picelli, 48 anni arredatore d’interni, entrambi residenti in città.

Luca, Alessio e Angelo stavano lavorando alla ristrutturazione di una villetta schiera nell’Upper East Side, per conto di un designer romano, Achille Salvagni. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Luca Nogaris, 39 anni, artigiano e padre di tre figli, e Alessio Picelli, 48 anni, interior designer, lavoravano assieme nel settore dell'arredamento. Anche se per la polizia di New York l'ipotesi più concreta continua ad essere quella dell'overodose, per i familiari di Luca Nogaris e Alessio Picelli c'è qualcosa che non torna. (Fanpage.it)

«Dagli Stati Uniti ci hanno chiesto 13mila euro per riportare a casa la salma di Luca: io prendo mille euro di pensione, l’ex moglie Stefania vive con tre bambini piccoli. «Non conoscevo Alessio Picelli e non conosco la sua famiglia, mentre ero amico di Luca Nogaris e conosco la sua famiglia. (ilgazzettino.it)

Arrivato a casa aveva effettivamente trovato Alessio e Luca in uno stato ben diverso da quello in cui li aveva lasciati, ma mi ha detto di aver pensato che fossero semplicemente ubriachi Il signore poi mi ha raccontato di aver ricevuto un messaggio, non ricorda se da Alessio o da Luca, in cui gli confermavano di essere giunti a casa”. (La Voce di Rovigo)

Lo spiegano Marco Venuto, esponente delle Posse, e Mattia Moretto, consigliere comunale, con riferimento alla tragedia dei due rodigini Luca Nogaris e Alessio Picelli, trovati morti a New York, dove lavoravano. (La Voce di Rovigo)

E' stata attivata la raccolta fondi per il rimpatrio della salma di Luca Nogaris, il rodigino morto, assieme al collega Alessio Picelli, a New York, dove si trovava per lavoro, per cause ancora da chiarire. (La Voce di Rovigo)

Sono loro stessi a far sapere, con il motto “Riportiamo a casa Luca” che “dall’idea di aiutare in modo concreto la famiglia di Luca, in accordo con Stefania, mamma dei suoi tre meravigliosi bimbi, abbiamo pensato di avviare una raccolta fondi. (La Voce di Rovigo)