Bonus 1000 euro senza partita Iva: le novità del Decreto Ristori 5

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QuiFinanza ECONOMIA

Bonus 1000 euro senza partita Iva: la novità. Le conseguenze di limitazioni e chiusure a contrasto dell’epidemia in Italia si fanno sempre più gravose, per questo si rendono necessari interventi ancora più consistenti da parte dello Stato a sostegno degli italiani in difficoltà economica.

Per i precari, gli stagionali, i professionisti e gli autonomi senza partita Iva sarà però richiesto di poter dimostrare un contratto di lavoro attivato tra il 1° gennaio e il 29 ottobre 2020

Con una novità: erogare il sussidio anche a chi non possiede una partita IVA. (QuiFinanza)

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Leggi anche: Partite Iva, multe da 5.164 euro se ricevuto il contributo senza requisiti. Partite Iva, l’ipotesi sarebbe già stata discussa con i rappresentati del mondo imprenditoriale. Sembra inoltre che questa idea sia già stata discussa e presentata dai politici Marattin e Gusmeroli che l’avrebbero già sposta nel corso di un incontro con i rappresentati delle imprese. (Consumatore.com)

Ecco come ottenerlo e i requisiti fondamentali per avere accesso al bonus. Bonus di mille euro a tutte le partite IVA e non solo. A CHI SPETTA. Oltre alle partite Iva (senza alcuna distinzione) il bonus verrà erogato anche ai lavoratori autonomi o stagionali, ovviamente anche loro in grossa difficoltà. (Quotidiano di Sicilia)

In arrivo la rivoluzione del prelievo fiscale mensile per autonomi, partite IVA e professionisti. In arrivo la rivoluzione del prelievo fiscale mensile per autonomi partite IVA e professionisti. (Proiezioni di Borsa)

Decreto Ristori 5: tra le novità in arrivo c’è anche la possibile estensione del bonus da 1.000 euro anche a coloro che non hanno Partita IVA aperta. Bonus 1.000 euro per chi non ha la Partita IVA. Non tutti i lavoratori autonomi hanno l’obbligo di apertura della Partita IVA. (Money.it)

Una vera rivoluzione fiscale quella indicata dal presidente e dal vicepresidente della commissione Finanze alla Camera dei Deputati Luigi Marattin e Alberto Gusmeroli. Le eventuali differenze di imposta di un anno rispetto all'anno precedente verrebbero compensate nella rateizzazione dell'anno successivo. (ilGiornale.it)

In questo modo, il contributo economico abbraccerebbe una fetta di percettori più ampia rispetto a quella attuale. Ai lavoratori precari, stagioni, professionisti e autonomi in assenza di partita Iva potrebbe essere chiesta l’esibizione di un contratto di lavoro attivato tra il 1° gennaio 2020 e il 29 ottobre 2020. (Salernonotizie.it)