Coronavirus, nuovo record di contagi in Sicilia: il tasso di positività è il doppio di quello n

Giornale di Sicilia INTERNO

La seconda regione peggiore è il Lazio ma con un tasso dell'11,8%, una differenza di 7 punti rispetto al dato siciliano.

Sono 15.774 invece i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore in Italia.

Per il secondo giorno consecutivo è record di nuovi contagi in Sicilia: sono 1.969 i casi giornalieri su 10.542 tamponi processati.

Il tasso di positività è il più alto d'Italia e risale al 18,7%: una cifra enorme rispetto a quello nazionale che oggi si attesta al 9%. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri media

Cresce dunque la preoccupazione a Palermo anche tra chi i genitori dei bimbi che frequentano asili e scuole dell'infanzia. È allarme Covid anche negli asili e scuole dell'infanzia a Palermo. (Giornale di Sicilia)

Per quanto riguarda il report quotidiano del Ministero della Salute, in Sicilia sono 1.969 i nuovi positivi su 10.542 tamponi processati, con un tasso del 18,6%. Si valuta chiusura per Palermo e Catania insieme a Messina. (RagusaOggi)

Sicilia verso la "zona rossa". Il sindaco Leoluca Orlando chiede a gran voce la "zona rossa" e accusa i palermitani di essere "incoscienti". Sono per la precisione 1.969 i nuovi casi individuati su 10.542 tamponi processati (18,6% il tasso di positività). (PalermoToday)

Ma crediamo che l’allarme arrivi essenzialmente dalle tre aree urbane Palermo, Catania e Messina. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci in un’intervista a Tgcom 24. (il Fatto Nisseno)

I medici e il personale tutto dell’Azienda ha già dato abbondantemente, adesso è il momento di rivolgere il proprio sguardo altrove”. E che certifica lo stato di gravissima emergenza a Palermo e in Sicilia, con ricadute pesanti. (Live Sicilia)

Il Governo regionale ha già dichiarato 10 comuni in zona rossa e altri, purtroppo, se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. “La nostra Isola è fra le regioni più colpite dalla pandemia da COVID-19, scalando in poche settimane una classifica che nella prima ondata dell’emergenza sanitaria ci aveva visti fra gli ultimi. (il Fatto Nisseno)