"A Minneapolis violenza continuerà fino all'arresto degli assassini di Floyd"
L'unica ragione per cui questo non accade è perché si tratta di agenti di polizia.
Questi "agenti di polizia" non sono agenti di polizia, sono assassini e dovrebbero finire in cella.
David T. Jensen, residente nell'area urbana di Minneapolis intervistato dal corrispondente di Sputnik, ritiene che i disordini non si placheranno fino a quando i responsabili della morte di George Floyd non finiranno in prigione. (Sputnik Italia)
La notizia riportata su altre testate
Leggi anche –> Gilet Arancioni: chi sono, il leader e le ragioni della protesta. Anzi la protesta è ormai divampata in tutti gli Usa, giungendo in queste ore fin sotto la Casa Bianca. Ragazzo ucciso da un agente di polizia a Minneapolis, la protesta divampa in tutti gli Usa: guerriglia e devastazione, situazione fuori controllo. (ViaggiNews.com)
Continuano le proteste a Minneapolis, la città del Minnesota dove lunedì scorso George Floyd è stato soffocato durante un fermo di polizia. Minneapolis, in fiamme il commissariato. Per la terza notte di fila Minneapolis è diventata teatro di scontri e guerriglia urbana. (Italia Sera)
Così ieri è stata una giornata di proteste sia a Minneapolis che in tutte le città americane. L’ultimo decesso è stato quello di George Floyd, un ragazzo soffocato da due agenti di polizia. (Inews24)
"Un piccolo gruppo di potenti social media - ha sentenziato il presidente - controlla in monopolio una vasta porzione di tutte le comunicazioni pubbliche e private negli Stati Uniti, non vi sono precedenti. (TG La7)
Morte Floyd, macchine bruciate durante le proteste a Minneapolis. Ignorato il coprifuoco nella città del Minnesota: auto incendiate per le strade. (LaPresse) - Continua la protesta a Minneapolis, dopo la morte dell'afroamericano George Floyd, durante un fermo della polizia. (LaPresse)
Molti palazzi sono stati dati alle fiamme, compreso l'ufficio postale e la caserma di polizia. Centinaia di manifestanti hanno sfidato il coprifuoco anche a Minneapolis per protestare contro la l'uccisione di George Floyd, l'afroamericano soffocato con un ginocchio da un agente bianco nella città del Minnesota. (La Repubblica)