La bugie di Conte sui migranti: “Con me porti mai chiusi”

Il Riformista INTERNO

Basterebbe un’immagine per raccontare quel Conte: c’è il futuro leader del Movimento 5 Stelle che sorride sornione con il suo ministro Salvini reggendo un foglio con l’hashtag #decretosalvini e la dicitura “sicurezza e immigrazione”.

Riposizionarsi in politica, si sa, costa fatica, richiede spalle molto larghe e soprattutto una credibilità che va trattata con cura.

Quello è stato il punto più alto (o più basso, a seconda dei punti di vista) della piena condivisione della linea leghista. (Il Riformista)

La notizia riportata su altre testate

Ieri sera c’è stato il primo faccia a faccia pubblico tra Conte e Letta, convocati a casa Agorà di Goffredo Bettini. Il Pd come prima forza a mediare, e al Centro magari l’Azione di Calenda che potrebbe creare interesse e attrarre ciò che resterà di Forza Italia e del campo liberale, riformista e moderato (Dire)

Ma se stai fuori dal governo come la Meloni, puoi solo protestare”, ha concluso Salvini Un segretario di partito che è al governo, va a incontrare il presidente del Consiglio e l’unica cosa che emerge è questa. (LaPresse)

Questo è il “metodo Salvini”: leali e propositivi, non ci occupiamo di Ius Soli e ci fidiamo degli italiani!”. (LaPresse) – “Il “metodo Salvini”? (LaPresse)

Letta glissa sul punto, si limita appunto a sottolineare la necessità di superare le rivalità che hanno segnato il centrosinistra in passato. Con «Elly» e «Giuseppe» questa stima reciproca c'è, assicura, «possiamo prenderci per mano» (DiariodelWeb.it)

Insomma, il «non detto» di questi giorni è che sia i nuovi 5Stelle che dalle parti del Nazareno temono ad ottobre di ritrovarsi in mezzo alle macerie Per il Pd sembra non essere un vulnus, «non mi strappo le vesti se non riusciamo immediatamente a risolvere tutti i problemi», spiega il segretario dem. (Italia Oggi)

Gli ex M5S prevedono «la fine di un sogno per molti e di un incubo per molti di più» «Oggi molti teorizzano un fronte ‘ampio e competitivo’, di sapore progressista, di cui dovrebbero essere assi portanti il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. (Il Manifesto)