Netanyahu resta "corto" di due seggi. Israele è appeso ai ricatti degli arabi

ilGiornale.it ESTERI

Il suo partito Ra'am dopo ore di incertezza ha uperato lo sbarramento del 3,25 per cento che consente l'ingresso alla Knesset.

Ma senza di lui nessuno dei due può arrivare a quei 61 seggi che nel parlamento di 120 consentono la maggioranza.

Ma i risultati parlano chiaro: l'unico blocco consistente è quello che parte dai 30 seggi del Likud, piaccia oppure no.

E ha in mano il futuro governo di Israele (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Le quarte elezioni in due anni in Israele non hanno portato, ancora una volta, a un risultato in grado di dare un Governo con una maggioranza stabile al Paese. A tali dichiarazioni ha risposto Lapid, sostenendo a sua volta di voler formare una maggioranza in grado di garantire “un Governo senza i voti dei razzisti e degli omofobi”. (Money.it)

Intervistato in un talk show, Berdowski ha paragonato la Ever Given a "una balena molto pesante arenata sulla spiaggia". Intanto l'autorità egiziana che gestisce il Canale ha confermato la "sospensione temporanea della navigazione" fino a quando la Ever Given non verrà liberata. (Yahoo Notizie)

Con quasi il 90% dei voti scrutinati, il blocco di destra del premier Benyamin Netanyahu è fermo a 52 seggi, senza maggioranza. Lo sottolineano i media secondo cui ad ora una possibilità aritmetica per la maggioranza è legata alla possibilità che Raam, il partito arabo scissionista di Mansour Abbas. (OggiNotizie)

E’ stata una notte da incubo per Benjamin Netanyahu. Dall’annuncio trionfale della «grandissima vittoria» all’ultimatum «o con me o le quinte elezioni anticipate». (La Stampa)

Restano infine i palestinesi: gli arabo-israeliani, il 21% della popolazione dello stato ebraico, che incominciano ad essere politicamente corteggiati perfino da Netanyahu Se la distinzione parlamentare fosse solo fra centro-destra e centro-sinistra, Netanyahu godrebbe di una solida maggioranza. (ISPIonline)

A questa situazione complicata si aggiunge la certezza che una quinta elezione difficilmente riuscirà a spostare di molto gli equilibri. Ma se questi decidesse di unirsi al gruppo di centrosinistra chiederebbe di escludere la Lista araba, e la coalizione perderebbe 6 deputati ottenendo solo 57 seggi. (San Marino Rtv)