Meta minaccia l'UE: "chiudiamo Facebook e IG". Ma il ricatto è un altro

Futuroprossimo ECONOMIA

Il secondo pensiero che potremmo avere è “lo Stato potrebbe creare un’altra piattaforma in sostituzione a quelle di Meta”.

Un rapporto che, tra il battere moneta e il costruire mini città-Stato, potrebbe diventare esso stesso la vera, grande minaccia di questo secolo

Peraltro non è la prima di questo genere, Zuckerberg ha paventato questa soluzione draconiana anche due anni fa.

Mark Zuckerberg minaccia di chiudere Facebook (e Instagram) nei Paesi dell’Unione Europea qualora quest’ultima non dovesse cambiare le regole sul trasferimento transatlantico dei dati. (Futuroprossimo)

La notizia riportata su altre testate

La possibilità di trasferire dati personali sulla base delle clausole contrattuali tipo dipenderà dall’esito della valutazione condotta, tenendo conto delle circostanze dei trasferimenti e delle misure supplementari eventualmente attuabili. (Punto Informatico)

La giornata di ieri si è aperta con una rottura clamorosa tra Meta e l'Unione Europea, col colosso di Mark Zuckerberg che prima ha lasciato intendere come le politiche del Vecchio Continente potrebbero portare ad un ritiro di Facebook ed Instagram, e poi ha aggiustato il tiro rilasciando una dichiarazione decisamente più pacata, confermando che non esiste alcun piano di ritirarsi dall'Europa. (HDblog)

###. Growens (GROW) è un operatore integrato verticalmente attivo nelle Cloud Marketing Technologies, con offerta SaaS e CPaaS. Oggi Growens è uno dei principali player in Europa nel campo delle Cloud Marketing Technologies, con circa 26.000 clienti in più di 100 paesi. (Sardegna Reporter)

Meta considera le nuove regole dell'UE una minaccia per il lavoro di Facebook e Instagram. (Sputnik Italia)

"L'Ue agisce in maniera assolutamente autonoma nel fissare le regole nei mercati digitali" spiegano da Bruxelles. Rispetto all'eventualità di una modifica delle regole europee, tuttavia, la Commissione ha fatto sapere che agirà senza subire interferenze (Today.it)

Un portavoce di Meta ha smentito la notizia dicendo che “non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa”. “Le aziende – ha detto – fondamentalmente hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra gli Stati Uniti e l’Unione europea. (L'Unione Sarda.it)