Ucraina, il fotografo delle acciaierie Azovstal si arrende e condivide col mondo tutti i suoi scatti

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Poche parole. Una frase d’addio brevissima per una storia lunga, dolorosa, enorme: «Bene, questo è tutto. Grazie dai rifugi di Azovstal, il luogo della mia morte e della mia vita». È il tweet con cui Dmytro Kozatskiy, il soldato-fotografo ucraino più conosciuto come Orest, si è congedato prima di arrendersi ai russi. Dmytro ha documentato per giorni e giorni la vita nei sotterranei delle ormai tristemente note acciaierie di Mariupol. (OGGI)

Se ne è parlato anche su altri media

Negli ultimi giorni, dell’immensa acciaieria Azovstal non restava che lo scheletro fumante, annerito da bombardamenti continui Oggi, 20 maggio, si è arreso l’ultimo gruppo di 531 combattenti”, ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. (InsideOver)

Nel filmato si vedono uomini in divisa militare disarmati disposti in fila. (LaPresse) Il ministero della Difesa russo ha pubblicato le riprese video dell’uscita degli ultimi combattenti ucraini del battaglione Azov dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo la resa degli ultimi soldati. (LaPresse)

Dopo l’annuncio della completa conquista dell’acciaieria Azovstal da parte russa con la resa di oltre 2mila soldati ucraini, un portavoce del ministero della Difesa russo ha raccontato che tra gli ultimi a lasciare lo stabilimento c’è stato anche il comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko. (Open)

Guarda il video di Caracciolo a Otto e mezzo. "C'è una tensione piuttosto forte tra i comandanti e alcuni combattenti del Battaglione Azov, che si sentono abbandonati dal governo, che hanno addirittura minacciato di rappresaglie lo stesso Zelensky e altri". (Liberoquotidiano.it)

"Grazie per il rifugio, Azovstal è il luogo della mia morte e della mia vita". Così, Dmytro Kozatsky - nome di battaglia Orest - ha salutato su Twitter il posto in cui ha trascorso gli ultimi tre mesi della sua vita. (L'HuffPost)

Nella serata di ieri Mosca ha annunciato il pieno controllo dell’acciaieria, sostenendo come siano usciti dalla fabbrica 2439 combattenti Dopo oltre due mesi di assedio, gli ultimi soldati asserragliati all’Azovstal si arrendono e Mosca annuncia il pieno possesso dell’acciaieria. (OGGI)