Per Confindustria l'economia andrà ancora meglio del previsto

EOS Sistemi avanzati scrl ECONOMIA

In particolare per le spese fuori casa e per i viaggi, penalizzati fino ad aprile dalle limitazioni per la pandemia”.

Inoltre, è improbabile che tutto l’extra risparmio del 2020 possa riaffluire al consumo nel 2021 e nel 2022“.

“Nella seconda meta’ del 2021 e poi nel 2022, come già in primavera – sottolinea Confindustria – si prevede un recupero della spesa delle famiglie soprattutto in servizi.

Perciò, lo scenario Csc prevede “consumi privati ancora molto sotto i livelli pre-crisi anche nel 2022 (-3,7% rispetto al 2019)”

Ripartono i consumi. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, introducendo il Rapporto di previsione “Il numero di occupati, infatti, è previsto crescere, nel 2021, di 461mila unità da inizio anno. (Nova News)

Un Pil italiano più forte delle attese anche se persistono rischi al ribasso legati all’evoluzione della pandemia, alla carenza delle materie prime e al rialzo dell’inflazione. E’ lo scenario delineato dal Centro Studi Confindustria che stima una crescita del 6,1% per l’anno in corso, 2 punti in più rispetto alle previsioni di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022. (Metro)

«Il numero di persone occupate, dopo aver toccato il minimo nel primo trimestre 2021 (-811mila unità rispetto al quarto 2019), ha recuperato quasi la metà della caduta (+398mila unità nel bimestre luglio-agosto su inizio 2021, ma ancora -413mila rispetto a fine 2019)», calcola il Centro studi di Confindustria. (La Nuova Venezia)

Il Centro studi di Confindustria "prevede un +6,1%, due punti in più rispetto alle stime di aprile, seguito da un ulteriore +4,1% nel 2022"; E spiega: "Questa robusta ripartenza del Pil, pari a oltre +10% nel biennio, dopo il quasi 9% del 2020, riporterebbe la nostra economia sopra i livelli precrisi nella prima metà del 2022, in anticipo rispetto alle attese iniziali", che collocavano il traguardo nell'ultimo trimestre del prossimo anno. (RagusaNews)

Sviluppi storici e differenze regionali. Lo sviluppo storico verso lo stato nazionale è stato molto simile in Germania e in Italia. Soprattutto nell’area della politica monetaria, sono evidenti i conflitti tra Stati membri del sud come l’Italia e rappresentanti del nord come la Germania. (PrettyGeneration)

Si va infatti esaurendo la spinta legata al gap da colmare, dopo la caduta". "La revisione al rialzo è spiegata prevalentemente dall'impatto più contenuto, rispetto a quanto si temeva, della variante Delta del Covid". (San Marino Rtv)