Ddl Zan, disastro politico. Colpo di mano di Pd e M5s, calendarizzato al Senato. Rivolta Lega: "Rinasce il governo giallorosso"

Liberoquotidiano.it INTERNO

Si è riproposto in tutta la sua arroganza ideologica quel fronte giallorosso che ha fatto da cemento al vecchio governo Conte.

La Commissione Giustizia ne ha "incardinato" la discussione dopo settimane di polemiche, rimpalli pressing e resistenze, con 13 voti favorevoli e 11 contrari.

28 aprile 2021 a. a. a. Colpo di mano in maggioranza: il Ddl Zan, il disegno di legge contro l'omotransfobia che vede la ferma opposizione di Lega e Forza Italia, è stato calendarizzato al Senato. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Dispiace che il presidente Ostellari abbia ritenuto di assumere il ruolo di relatore – ha replicato la senatrice dem, Monica Cirinnà -. Entro il mese di maggio il ddl sarà incardinato in Commissione giustizia. (Il Manifesto)

L’annuncio arriva direttamente dal deputato dem Alessandro Zan, che in un video postato sui social ha commentato anche la notizia che vedrà il leghista Andrea Ostellari assumere il ruolo relatore della stessa commissione che dovrà discutere il ddl. (Open)

L’articolo 3, che è il fondamento della nostra scuola, dice che non ci sono discriminazioni. Lo dice il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Sky Tg24 (LaPresse)

Cioè un Presidente di Commissione che interpreta la sensibilità prevalente della Commissione Giustizia, che è a favore della legge Esiste già una legge, Reale-Mancino, che interviene contro i crimini di odio per ragioni razziali, religiose. (Radio Radio)

Si fa così appello a “sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società più giusta e solidale”. (Vatican News)

«Una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’ obiettivo con l’ intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna». Infatti, quel testo, ora al Senato, ancora disconosce, per usare le parole che ora i vescovi sono costretti a ripetere, ‘la realtà della differenza tra uomo e donna’ . (famigliacristiana.it)