Legge spazzacorrotti, maggioranza spaccata. Renzi: "Fanno i moralisti poi di notte salvano le fondazioni"

Corriere di Viterbo INTERNO

Italia Viva, infatti, vota contro le norme per il carcere agli evasori e si distingue anche sulle regole di trasparenza tra partiti e fondazioni, su cui Movimento 5 Stelle, Pd e Leu votano per il rinvio dell'applicazione della legge spazzacorrotti, mentre Italia Viva no.

La maggioranza di governo si divide sul carcere agli evasori e sulle fondazioni.

Duro anche Matteo Renzi: "Durante il giorno fanno i moralisti sui social, poi di notte salvano le loro fondazioni in commissione". (Corriere di Viterbo)

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Poi stanotte è spuntato un emendamento di Mancini che diceva la stessa cosa e lo hanno votato mentre noi abbiamo votato contro. “Ciao compagno”, ecco il saluto di Matteo Renzi all’altro Matteo, Matteo Salvini, incrociandolo in Transatlantico in Senato. (ilGiornale.it)

E gli stessi magistrati della commissione, nel corso di un’audizione alla Camera, hanno detto che i compiti sono aumentati esponenzialmente rispetto all’organico a disposizione. Polemiche sul "rinvio tecnico" proposto dal dem Mancini, che aveva spiegato come la commissione di garanzia degli statuti sarebbe chiamata a controllare circa 6mila organizzazioni e oltre 50mila politici. (Il Fatto Quotidiano)

- "Ok dalla capigruppo, il dibattito urgente che abbiamo chiesto alla Casellati sulle regole del finanziamento alla politica e su chi stabilisce cos'è un partito e cosa no, si terrà giovedì 12 dicembre in Senato. (La Repubblica)

Quando gli viene chiesto se l’attuale maggioranza possa durare, dichiara: “Dal punto di vista della tenuta” del governo “non so, ci sono tante questioni. Noi vogliamo solo rafforzare il governo”. (Mondo Udinese)

“È molto arzigogolata la riforma, in base all’accordo Di Maio-Salvini e alla riforma Bonafede lo stop dovrebbe entrare in vigore a gennaio. Sulla prescrizione, Renzi ha detto: “Condivido totalmente la proposta di Costa di Forza Italia”. (Virgilio Notizie)

Dopo le dure critiche di Iv arriva anche quella di Di Maio: “Il decreto torni subito in commissione e si tolga quella porcheria“, dice all’Adnkronos. Ebbene, il clima da campagna elettorale è palpabile: Renzi non ne fa passare una al Pd. (Il Primato Nazionale)