Napoli, Conte sul palco per Manfredi e il nuovo M5S

Il Manifesto INTERNO

In prima fila, tra il pubblico, Luigi Di Maio e Roberto Fico,

Prima uscita pubblica di Giuseppe Conte dopo l’annuncio dell’accordo con Davide Casaleggio per separare il destino del Movimento dalla piattaforma Rousseau.

Stamattina sarà a Napoli per un’iniziativa con Gaetano Manfredi, candidato sindaco della coalizione giallo rossa allargata ai civici e alle componenti vicine al governatore De Luca. (Il Manifesto)

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Dobbiamo valorizzare le energie della Calabria in un campo ampio di centrosinistra dove ci sarà anche il M5s come pilastro”. “In Calabria – ha affermato Conte – per battere il centrodestra dobbiamo offrire qualcosa di più, in Calabria dobbiamo offrire qualcosa per il risveglio e il riscatto. (Telemia)

Il nuovo leader sarà “votato”, assicura, “ho bisogno di una grande investitura da parte degli iscritti, non posso accontentarmi di un voto in più di maggioranza”. Iscritti che avranno una rappresentanza eletta nel nuovo “consiglio nazionale”, così come i parlamentari (Momento Italia)

Non voglio fare polemiche con Conte, siamo molto d’accordo e stiamo facendo cose molto positive insieme: semplicemente Conte ha detto che il Movimento 5 stelle vuole parlare ai moderati, mi sembra che sia una frase assolutamente legittima da parte sua; il Partito democratico vuole parlare a tutti i ceti del nostro Paese, a tutti coloro che, noi speriamo, possano condividere le nostre idee”. (SardiniaPost)

Oggi l’errore da non fare è indebolire questo percorso fra Pd e M5S bolognesi, che grazie agli esponenti locali si presenta già in uno stato avanzato. Questo candidato è Matteo Lepore del Partito democratico, che il Movimento 5 Stelle sostiene convintamente. (L'agone)

L’ACCORDO SULLA VIA DELLA SETA STIPULATO DAL GOVERNO CONTE. . . . . di Serenella Mattera. CARBIS BAY. La cancelliera fa sentire il suo peso ammorbidendo, insieme a Draghi, la posizione americana di contrapposizione a Pechino. (America Oggi)

Il tempismo in politica è quasi tutto. E questa volta Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno sbagliato decisamente i tempi. (Panorama)