Terroristi italiani in Francia, fra omicidi, sequestri e attentati

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Hanno famiglie, figli e, qualcuno, anche carriere brillanti. Eppure, ognuno di loro rappresenta una ferita aperta per l’Italia. Dal fondatore di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, ritenuto il mandante dell’omicidio Calabresi, a Sergio Tornaghi; dalla colonna Walter Alasia a Narciso Manenti, condannato all’ergastolo per l’omicidio a Bergamo dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri. Veri e propri leader in quegli anni di stragi ed esecuzioni per strada, i più difficili per Milano, per Roma e per l’intero Paese. (ilmessaggero.it)

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La Corte di Cassazione francese ha confermato oggi il rifiuto di estradare in Italia dieci ex militanti delle Brigate rosse, che Roma richiede da tempo alla Francia perchè già condannati in patria per "atti terroristici" risalenti agli anni di piombo. (AGI - Agenzia Italia)

Il caso danilo ceccarelli (La Stampa)

E l’ex direttore di Repubblica, il giornalista Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso a Milano il 17 maggio 1972, con alcuni tweet ha commentato la decisione della Corte di Cassazione francese: «Era un’illusione aspettarsi qualcosa di diverso e (parere personale) vedere andare in carcere queste persone dopo decenni non ha per noi più senso». (Open)

Dalla Corte di Cassazione in Francia arriva il no all'estradizione dei 10 ex terroristi rossi italiani e quindi alla richiesta dell'Italia. Ad annunciarlo è la stessa Corte suprema francese che ha respinto "tutti i ricorsi presentati dal Procuratore" controla decisione della Corte di Appello di Parigi che a fine giugno aveva deciso il no alla richiesta dell'Italia. (Tiscali Notizie)

La vicenda era in piedi dal 2021, quando scattò l’operazione Ombre Rosse e vennero arrestati l’ex Lotta Continua Giorgio Pietrostefani; gli ex Br Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio ed Enzo Calvitti; l’ex Autonomia Operaia Raffaele Ventura; l’ex Pac Luigi Bergamin e l’ex Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale Narciso Manenti. (Il Manifesto)

Il Guardasigilli: "Il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari" Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (ansa) (la Repubblica)