Richard Jewell, recensione del film di Clint Eastwood

E d’altro canto ad Eastwood interessano anzitutto loro, i singoli, quelli con un volto, un nome e un cognome.

Voto di Antonio 7.5. Richard Jewell (USA, 2019) di Clint Eastwood.

Eastwood punta parecchio sull’ingenuità, a tratti confondibile per purezza, di Richard, schiacciato sotto il peso di troppi interessi, ben più grandi di lui.

Una chiamata alle armi, a suo modo, che esorta a vigilare nel quotidiano, perché i protagonisti delle storie di Eastwood sono in fin dei conti gente come noi. (Cineblog)

Su altri giornali

La vita dell’uomo e quella della madre furono sconvolte e l’interesse dei media, venuti a conoscenza della cosa, tramutò le loro esistenze in un vero e proprio incubo. Ma nonostante questo il suo nome venne presto dimenticato e la sua prematura scomparsa – nel 2007 a soli 44 anni – ne ha sancito l’oblio. (L'Eco di Bergamo)

Una cosa che limitò i danni dell'attentato del 27 luglio al Centennial Olympic Park e che rese Richard Jewell, suo malgrado, l'eroe che aveva sempre sognato di essere oltre che l'orgoglio della protettiva madre (Khaty Bates, l'unica di questo grande film ad essere candidata all'Oscar). (Giornale di Sicilia)

Un trappolone che ha sbarrato a Richard Jewell la strada degli Oscar: Kathy Bates è l’unica candidata. Per come lo racconta Clint Eastwood, l’uomo Jewell è uno che sicuramente avrebbe votato per Trump come lui, se non fosse morto di attacco cardiaco nel 2007. (L'HuffPost)

iretto da Clint Eastwood il film è basato sui fatti realmente accaduti a Richard Jewell (Paul Walter Hauser), un uomo ossessionato dalla divisa e dal rispetto delle leggi. Richard Jewell è un film in cui Eastwood mette in chiaro fin da subito, anche per chi non conosce la vera storia, che il sospettato è innocente. (NerdPool)

Clint Eastwood è ormai un simbolo di Hollywood e dell’americanità tout court. In occasione dell’uscita in sala del suo nuovo film (qui la recensione), noi della Scimmia abbiamo selezionato i migliori 10 film della sua carriera da regista. (LaScimmiaPensa.com)

Diversamente dal piatto pronto con cui si cucina mestamente l’ideologo Eastwood da decenni, ecco un film direttamente sulla involontaria sfiducia dell’uomo qualunque nello Stato e nelle sue istituzioni. (Il Fatto Quotidiano)