Richard Jewell, l eroe che nessuno vuole essere e tutti perseguitano

Richard Jewell è un americano senza potere, la sua vita è tenera e tradizionale, a casa con mamma e poi a lavorare, senza amici e senza donne.

Com’è che il capitano di Sully sembra svuotato di ogni umanità e non è mai simpatico, mai empatico, mai vicino a qualcuno?

Cerca rispetto a tutti i costi, varca la linea troppe volte e così, senza lavoro finisce a fare da staff volontario durante le Olimpiadi di Atlanta nel 1996.

Richard Jewell forse è il meno desiderabile di tutti e il film che lo racconta forse è il più bello di tutti. (Wired.it)

Su altre testate

Nel ruolo del buono Richard Jewell c’è un attore strepitoso, tutto da scoprire. Un trappolone che ha sbarrato a Richard Jewell la strada degli Oscar: Kathy Bates è l’unica candidata. (L'HuffPost)

Tutto questo rende senza dubbio Richard Jewell un film di Clint Eastwood a tutti gli effetti, l'ennesimo tassello di un discorso etico e poetico che l'americano sta portando avanti da anni con rigore e ostinazione. (ComingSoon.it)

Ma nonostante questo il suo nome venne presto dimenticato e la sua prematura scomparsa – nel 2007 a soli 44 anni – ne ha sancito l’oblio. La vita dell’uomo e quella della madre furono sconvolte e l’interesse dei media, venuti a conoscenza della cosa, tramutò le loro esistenze in un vero e proprio incubo. (L'Eco di Bergamo)

Una cosa che limitò i danni dell'attentato del 27 luglio al Centennial Olympic Park e che rese Richard Jewell, suo malgrado, l'eroe che aveva sempre sognato di essere oltre che l'orgoglio della protettiva madre (Khaty Bates, l'unica di questo grande film ad essere candidata all'Oscar). (Giornale di Sicilia)

Oggi Eastwood è soprattutto regista, limitando le sue apparizione come attore, alla soglia dei suoi 90 anni. In occasione dell’uscita in sala del suo nuovo film (qui la recensione), noi della Scimmia abbiamo selezionato i migliori 10 film della sua carriera da regista. (LaScimmiaPensa.com)

Invece a noi, questo Richard Jewell, 40esimo film dell’89enne regista Eastwood, è piaciuto assai. Stilisticamente schietto e pulito, il regista 89enne gira un film sull'involontaria sfiducia dell’uomo qualunque nello Stato e nelle sue istituzioni. (Il Fatto Quotidiano)