“Stop ai cyberattacchi o ne pagherete le conseguenze”: ultimatum dell’occidente alla Cina

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La denuncia dell'UE. A testimonianza della serietà delle accuse mosse nei confronti della Cina c'è il fatto che gli Stati Uniti non si sono mossi da soli, ma di comune accordo con Unione Europea, Regno Unito, Australia, Canada Nuova Zelanda, Giappone e paesi NATO.

Il carico degli Stati Uniti. Il carico finale è arrivato proprio dagli Stati Uniti, che a differenza dell'UE non si sono mai risparmiati quando si è trattato di avanzare critiche nei confronti di Pechino

A lanciare le prime accuse in questo senso sono stati però Unione Europea e Regno Unito, ai quali si sono aggiunti molti altri Paesi. (Tech Fanpage)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Perchè la sicurezza dati, stando alla filosofia del più longevo Partito comunista attivo sulla terra - ha appena compiuto cento anni - , coincide totalmente con quella nazionale La sicurezza dati coincide con quella nazionale. (Il Sole 24 ORE)

Dopo la risposta di ambasciate e missioni diplomatiche sparse nel mondo alle accuse di cyberattacchi contro i server di Microsoft avanzate da Usa, Ue e alleati, il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha imputato a Washington la responsabilità di aver "costruito" un dossier "dal nulla" (ansa.it)

Che assicura che successivamente la rete aziendale non è stata violata, né estranei non autorizzati hanno avuto accesso ai dati in essa contenuti. La Usl Umbria 2 comunque assicura che dopo i fatti dell’11 aprile, su cui ancora sta indagando la Magistratura attraverso la polizia postale, estranei autorizzati non hanno avuto accesso ai dati aziendali. (TuttOggi)

The post Commissione UE: più tracciabilità per le crypto appeared first on Punto Informatico. a Commissione Europea propone una revisione delle normi anti-riciclaggio tirando pesantemente in ballo le criptovalute ed i flussi di denaro anonimi. (HelpMeTech)

La Ue nella sua presa di posizione ha evitato di seguire la Casa Bianca nel menzionare responsabilità dirette di Pechino. Nella prima risposta ufficiale, Pechino ha mobilitato le ambasciate in Australia e Nuova Zelanda (Il Sole 24 ORE)

Proprio in quest'ottica gli Usa, la Gran Bretagna, l'Ue e la Nato hanno formalmente accusato la Cina dell'attacco informatico ai danni del colosso di Redmond. Le accuse sono state rivolte in primo luogo al ministero per la Sicurezza dello Stato, guidato da Zhao Kezhi. (il Giornale)