La ripresa sembra già un ricordo

Corriere del Mezzogiorno SALUTE

La Svimez, nelle sue anticipazioni estive, stima a fine anno un Prodotto interno lordo (Pil) meridionale a +2,8%, contro il 3,6 del Centro-Nord.

Il Mezzogiorno in media va un po’ peggio (+2,8 a fine anno, + 0,9 il prossimo).

La prima a fine 2022 segnerà +3,3%,che nel 2023 crollerà a + 1,7 per posizionarsi su +1,9 a fine 2024.

E il Centro Nord surclassa entrambi con un Pil al +3,6 a fine anno in corso e a +1,7% il prossimo. (Corriere del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

Le imprese del Mezzogiorno, spiega la Svimez, sono più esposte delle altre nel resto del Paese allo shock Ucraina e agli aumenti dei costi dell’energia. Pil in affanno e allarme Pnrr nel Mezzogiorno. (la Repubblica)

La Svimez calcola che nel Sud gli enti locali impiegano in media 450 giorni in più per realizzare le infrastrutture del Pnrr rispetto al Centro Nord. Pil in affanno e allarme Pnrr nel Mezzogiorno. (Telemia)

Divari “insopportabili” tra Nord e Sud sui diritti di cittadinanza, in particolare sulle infrastrutture scolastiche e il tempo scuola: a denunciarlo è SVIMEZ, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, che sottolinea l’urgenza di dare continuità all’attuazione del Pnrr. (TeleRama News)

Nel 2023, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell'1,7% nelle regioni centrosettentrionali, e dello 0,9% in quelle del Sud Il PIL del Sud - calato dell'8% nel 2020 (-9% il calo a livello nazionale) - è cresciuto infatti del 5,9% nel 2021 (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%). (Borsa Italiana)

Perché l’Italia è il grande malato d’Europa, a Nord come a Sud». Infatti noi per il 2023 e il 2024 prevediamo una riapertura del divario tra Nord e Sud. (Avvenire)

Anche Il 57% degli alunni meridionali della scuola secondaria di primo e secondo grado non ha accesso a una palestra In tutto il Sud sono circa 650mila bambini, il 79% del totale nazionale: l'Isola ne conta 184mila, l'88% del suo target; seguita da Campania (200mila, corrispondenti al 87%), Calabria (60mila, 80%, e Puglia (100mila, 65%). (RagusaNews)