Tra premi Nobel e Meghan spunta Francesca

il Resto del Carlino ECONOMIA

Quando, nel 2013, prese in mano il gruppo Yves Saint Laurent, in Francia girava voce che neppure un miracolo avrebbe potuto risollevare le sorti del marchio, ormai destinato all’oblio dopo gli splendori degli anni Sessanta e Settanta. Chi lo diceva non conosceva Francesca Bellettini: è stata proprio la 52enne manager cesenate, nel difficile ruolo di presidente e amministratrice delegata, a trascinare il gruppo, in soli 3 anni, verso un fatturato di 1,22 miliardi di euro (+25,3%). (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ad unirle l’aver rotto gli schemi consolidati essere state agenti del cambiamento, battersi per i diritti e alimentare grandi aspettative per il futuro. Nella classifica 2022 del quotidiano finanziario compaiono prime ministre, Ceo, sportive, musiciste, scrittrici, attiviste per i diritti civili e filantrope. (CorriereRomagna)

Chi è l'italiana tra le 25 donne più influenti al mondo: Francesca Bellettini Nata a Cesena nel 1970, Francesca Bellettini è figlia di un ragioniere e di una preside di scuola, insieme ad altre due sorelle. (QuiFinanza)

I due, infatti, in modo del tutto inaspettato, hanno annunciato l’arrivo di un nuovo membro in famiglia Inoltre, saranno anche Ida Platano e Alessandro Vicinanza, direttamente da Uomini e Donne, ad animare lo studio. (Tutto.TV)

Ecco un’anticipazione dell’articolo che troverete in edicola lunedì 5 dicembre sull’inserto economico del Corriere della Sera. Francesca Bellettini , presidente e ceo di Saint Laurent, è stata inserita dal Financial Time tra le 25 donne più influenti nel mondo del 2022 , e l’Economia l’ha intervistata per parlare dei piani futuri . (Corriere della Sera)

Di lei si sono fa tempo occupati i principali giornali di economia e le riviste specializzate, ma adesso arriva la consacrazione ufficiale del Financial Times che, nella sua consueta classifica annuale, l’ha inserita — unica italiana — tra le 25 donne più influenti al mondo. (Corriere)

«È una celebrazione, ma anche un modo per interrogarsi sui modi in cui il potere e l’influenza stanno cambiando». Così Roula Khalaf, direttrice del Financial Times, introduce la lista che ogni anno il quotidiano britannico compila per «eleggere» le 25 donne dell’anno che si sta chiudendo. (Corriere della Sera)