Genova, manifestanti contro il Green-pass in presidio al porto

Corriere TV INTERNO

Già dalle prime ore del mattino centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento al porto di Genova per protestare contro l'obbligatorietà del Green pass che da oggi scatta per tutti i posti di lavoro

(Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Durante il presidio No Vax, organizzato all'Arco della Pace, sono stati distribuiti dei volantini di propaganda fascista che hanno creato tensione tra i partecipanti. Al termine del presidio i presenti si sono divisi in due gruppi: una parte si è diretta verso la sede della Rai, mentre gli studenti hanno raggiunto i lavoratori Amsa in zona Primaticcio. (Repubblica TV)

A Brolo, sempre nel fortino no vax messinese, i carabinieri che hanno rimosso dalla facciata dell’hub uno striscione in cui il Green Pass era equiparato a uno strumento nazista: una associazione irrispettosa verso chi ha subito deportazioni e genocidi, e non certo per essersi rifiutata di immunizzarsi gratuitamente contro una pandemia. (RagusaNews)

“Uno, cento, mille portuali”, il coro che si è alzato più volte dalla folla, in solidarietà ai lavoratori del porto di Trieste, insieme ad altri contro il governo Draghi. Sotto il presidio delle forze dell’ordine, i manifestanti si sono spostati in corteo in corso del Popolo, transitando sotto la sede del Comune, poi tornare in piazza della Repubblica. (TerniToday)

Tra i molti cori che si sentono alla manifestazione del porto, "No Green Pass", "Speranza vai via sei tu la pandemia", e insulti contro il governo Draghi (triestecafe.it)

Salta la trattativa tra Questura e no green pass. Insomma, i no green pass hanno cercato di forzare la mano chiedendo - quasi imponendo - alla Questura di cancellare i Daspo che nelle scorse settimane hanno colpito alcuni dei rappresentanti delle manifestazioni. (MilanoToday.it)

Eppure abbiamo visto persone che non facevano nulla di male, se non manifestare per la propria libertà, prese a manganellate”. “Dovevamo manifestare davanti alla Cgil, ma dopo quello che è successo sabato scorso a Roma, ci hanno detto di no” ha sottolineato una delle organizzatrici. (Cremonaoggi)