Aggiornamento del catasto immobiliare, ecco le ipotesi al vaglio del Governo

Corriere della Calabria INTERNO

’aggiornamento del Catasto immobiliare potrebbe entrare prepotentemente nella riforma fiscale in agenda nei prossimi giorni del Governo.

Un proposito che potrebbe concretizzarsi già nella prossima seduta del Consiglio dei ministri dedicata alla riforma fiscale.

Ipotesi al vaglio. Ma le ipotesi al vaglio del Governo sono diverse.

L’ipotesi al vaglio è quella di una sorta di accostamento per la valutazione dell’attuale sistema ad un ulteriore parametro: il valore medio di mercato degli ultimi anni

Questo perché con l’aggiornamento del Catasto, sostengono, la pressione fiscale aumenterebbe non poco sui contribuenti. (Corriere della Calabria)

Su altre testate

Nel mondo ideale bisognerebbe riuscire ad aggiornare i data base catastali calcolando le ultime dichiarazioni dei redditi Riforma del catasto: caccia alla case fantasma. Un altro punto essenziale della nuova riforma del catasto sarebbe l’affronto del problema degli immobili fantasma. (Fiscomania.com)

Il valore di reddito potrebbe essere affiancato da quello medio di mercato, le molte categorie catastali potrebbero essere drasticamente semplificate, fino al punto di cancellare la separazione tra case popolari e di lusso. (Giornale di Sicilia)

L’indicazione dei vani catastali lascerà lo spazio ai metri quadrati. A fare la differenza potrebbe invece essere la fattura e tipologia edilizia, l’affaccio, l’ ''intorno», i servizi. (Gazzetta del Sud)

Uno degli aspetti che cambierebbe è che non ci saranno più i vani catastali: per il valore di una sola unità immobiliare sarà considerato il valore unitario della propria categoria in una singola zona. (Ck12 Giornale)

Ma come deve strutturarsi la nascitura riforma fiscale è tutt'altro che un argomento pacifico. L'eccessiva pressione fiscale che grava sulle famiglie, sulle imprese e sui lavoratori è da sempre un problema di questo Paese. (ilGiornale.it)

ll Catasto dei Fabbricati, istituito con decreto-legge del 30 dicembre 1993, è l’evoluzione del Catasto Edilizio Urbano: si occupa di tutte le costruzioni, sia urbane che rurali. E siccome in Italia la casa è "sacra" già si è assistito a una levata di scudi in Parlamento contro ogni ipotesi di riforma. (IL GIORNO)