Reddito di cittadinanza a 145 mafiosi, ora è polemica sulla legge

La Sicilia INTERNO

Ma questa volta i «furbetti» del reddito di cittadinanza sono boss mafiosi di prima grandezza.

Sono ben 145, tra condannati per mafia e loro familiari, che improvvisamente, dopo avere vissuto per anni nello sfarzo e nel lusso, hanno deciso di presentare richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza.

Ma l’elenco dei 50 condannati per mafia, che hanno dichiarato con una autocertificazione di essere «indigenti», è davvero lungo. (La Sicilia)

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Una beffa scoperta grazie alle rete incrociata di controlli predisposta dalla guardia di finanza in collaborazione con l’Inps. Sono ben 145, tra condannati per mafia e loro familiari, che improvvisamente, dopo avere vissuto per anni nello sfarzo e nel lusso, hanno deciso di presentare richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza. (BlogSicilia.it)

Individuato un danno di circa un milione e duecentomila euro, somme percepite a partire dal 2019 da famiglie che hanno tra i loro componenti persone con condanne che impediscono l'ottenimento del Reddito di cittadinanza. (Today.it)

145 persone sono tante. A dirlo all’AdnKronos è Rita dalla Chiesa, figlia del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre del 1982, commentando l’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Palermo che nello scorso weekend hanno individuato 145 persone gravate da precedenti condanne per mafia che percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto. (PalermoToday)

Lavoro, Di Piazza: Rdc criticato ma ha diminuito povertà. La Guardia di Finanza ha quantificato in circa un milione e 200 mila euro le somme percepite a partire dal 2019. (Il Sole 24 ORE)

(LaPresse) – “Un possibile impatto addizionale del Pnrr sul Pil, misurato in termini di scostamenti percentuali rispetto a uno scenario base caratterizzato dall’assenza di adozione del PNRR: sarebbe pari a 2,5 punti nel 2025 e a 3,0 punti nel 2026”. (LaPresse)

In un paio di anni i furti, gli atti intimidatori nelle campagne vengono azzerati: «Siamo passati da un furto ogni due, tre giorni a un’occasionale furtarello di galline» e scattano le prime operazioni antimafia: la Discovery 1 e la Discovery 2 che oggi contano condanne definitive in Cassazione. (Vita)