Russia, gli Usa cambiano strategia: cosa succede adesso

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Fanno però eccezione quei cambi che rappresentano vere e proprie svolte, capaci di orientare in maniera decisiva gli esiti del conflitto.

La strategia americana di indebolire i suoi storici oppositori rischia di produrre l’effetto opposto, rafforzando dunque Pechino.

Ottanta giorni di guerra sono una tragica eternità per i civili che l’hanno subita e che continuano a subirla, ma poca cosa nell’ambito dei cambi di strategia militare. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Sul tappeto i nodi restano, ma i due ministri della Difesa di Stati Uniti e Russia, parlandosi, hanno rotto il gelo dopo 79 giorni di blackout e riacceso quel filo di dialogo che nei giorni scorsi il premier italiano Mario Draghi aveva chiesto si riattivasse e il cui sforzo, spiegano ambienti diplomatici a Palazzo di Vetro, ha avuto un peso Spiega John Kirby, portavoce del Pentagono, che la telefonata fra Lloyd Austin e Sergey Shoigu «non è stata risolutiva». (La Stampa)

Questa situazione, senza precedenti negli ultimi tre anni, è legata in particolare al calo della produzione in alcuni Paesi della regione. Nell’area del Mena (Middle East North Africa) è l’Egitto il più grande importatore da Russia e Ucraina con l’80% degli acquisti totali insieme al Libano (InsideOver)

È stata una mossa a sorpresa: il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha fatto una telefonata ieri al suo pari grado russo, il ministro Sergej Shoigu. Ma stando a un funzionario del Pentagono, citato da media americani, "la telefonata non ha risolto alcun problema". (YouTG.net)

È stata una mossa a sorpresa: il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha fatto una telefonata ieri al suo pari grado russo, il ministro Sergej Shoigu. È la prima chiamata tra Usa e Russia dal 18 febbraio scorso, una settimana prima dell'attacco di Putin all'Ucraina. (YouTG.net)

Nei cunicoli e nei sotterranei di Azovstal, secondo i russi ci sarebbero “mercenari stranieri e rappresentanti di Paesi della Nato come consiglieri e istruttori“, afferma Innaro che riporta i sospetti del Cremlino: “Si parla di francesi, polacchi, inglesi e croati”. (Imola Oggi)

Manovre o segnali? La telefonata di Austin, capo del Pentagono, al ministro della difesa russo Shoigu, primo contatto diretto tra stati Uniti e Russia dall’inizio della guerra, innanzitutto. (La Stampa)