Edifici inquinanti, la levata di scudi contro la direttiva Ue denota il nostro approccio sbagliato

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Oggi il 75% del parco immobiliare dell’Unione europea è energeticamente inefficiente, questo comporta uno spreco enorme di energia

Fa discutere la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, alla quale la Commissione europea starebbe lavorando, nell’ambito del programma Fit for 55, che sarebbe varata nei prossimi giorni.

Questa a detta di alcune anticipazioni pubblicate dalla stampa dovrebbe prevedere l’obbligo di rinnovo energetico prima della vendita di edifici e abitazioni. (Il Fatto Quotidiano)

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Una quota, oltretutto, che tende ad aumentare con la diminuzione del valore dell’immobile: ricade nella categoria G il 58% delle case in estrema periferia. Bisogna mettere tutti i cittadini nella condizioni di ammodernare le loro abitazioni, per esempio estendendo il superbonus, o modificare il testo». (ilmessaggero.it)

Per il presidente di Confedilizia, "gli effetti sarebbero drammatici sul piano economico" perché "un numero enorme di immobili perderebbe il proprio valore sul mercato, e parliamo di milioni di immobili. (AGI - Agenzia Italia)

In Italia, la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G è ancora la maggiore: circa un terzo degli edifici residenziali, contro il 4%, ad esempio, delle case nei Paesi Bassi. Per gli edifici più ‘datati’, la portata del rinnovo obbligatorio della classe energetica dovrà essere proporzionata e fattibile rispetto a quella da cui si parte (Il Fatto Quotidiano)

La misura è però ancora un'ipotesi: deve essere discussa e votata in Commissione e in Parlamento Ue e poi recepita dai singoli stati. Inoltre sarebbe prevista già una deroga di tre anni (dal 2027 al 2030) per i condomini e per chi acquista un immobile impegnandosi a riqualificarlo (LA NAZIONE)

"Sì, o, in mancanza di risorse, meccanismi premiali che incentivino la riqualificazione energetica. In Italia quanti immobili hanno una classe energetica bassa? (LA NAZIONE)

Si pensi a un edificio caratterizzato da facciate con presenza di balconi. L’ipotesi dell’Unione sarebbe di far applicare i nuovi parametri dal 2027, per avere già nel 2035 l’intero parco immobiliare improntato agli standard minimi fissati”. (CatanzaroInforma)