Vaccini, i dati dell’Aifa: «In Italia 34 trombosi rare dopo AstraZeneca. Valutazione in linea con Ema» – Il documento

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Per il Johnson & Johnson non si rilevano invece segnalazioni, con lo 0,1% di dosi somministrate nel periodo preso in considerazione dal rapporto.

34 casi gravi con Astrazeneca. Per l’ancora discusso vaccino di AstraZeneca, con cui l’Unione europea ha di recente deciso di non firmare più ulteriori contratti di acquisto, Aifa segnala dati definiti «in linea con le conclusioni della procedura dell’Agenzia Europa dei Medicinali»

L’Aifa ha diffuso oggi, 10 maggio, il quarto Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini anti Covid-19. (Open)

La notizia riportata su altre testate

La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty (75%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (70,9% delle dosi somministrate) poi al vaccino Vaxzevria (22%) e al vaccino Moderna (3%). (Quotidiano Sanità)

I tassi di segnalazione degli eventi gravi dei singoli vaccini sono numericamente più numerosi proprio per Pfizer (24 ogni 100mila dosi somministrate), segue AstraZeneca (39 ogni 100mila dosi somministrate) e infine Moderna (18 ogni 100mila dosi somministrate). (QuiFinanza)

“Nel 2022, il rapporto debito/Pil dovrebbe scendere a circa il 156,6% del Pil, grazie alla ripresa economica e nonostante un saldo primario ancora negativo”, prosegue l’Ue Milano, 12 mag. (LaPresse)

Parallelamente prosegue il lavoro di monitoraggio da parte dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco sui casi sospetti che possono portare alla scoperta di eventi avversi al vaccino inoculato. Fino ad oggi le segnalazioni di casi sospetti sono state 56.110 su un totale di poco più di 18 milioni di dosi, ovvero 309 ogni 100.000. (Ck12 Giornale)

Le reazioni rare al vaccino Pfizer. Complessivamente, il 7% delle segnalazioni al vaccino Pfizer sono state inserite come gravi. Meno frequentemente sono riportate, invece:. (QuiFinanza)

Il ministero della Salute ha infatti chiesto al Comitato tecnico scientifico di valutare la possibilità di estendere il vaccino alla fascia 50-60 anni. 50-59 anni, 60-69 anni, 70-79 anni e over 80. (Il Fatto Quotidiano)