"Settecento esuberi alla Bosch di Bari", sindacati sul piede di guerra: "Inaccettabile, a rischio il futuro dell'intero stabilimento"

BariToday ECONOMIA

Bosch Bari si è limitata invece ad annunciare la collaborazione con una società esterna incaricata di sondare il mercato per individuare progetti da sviluppare nei prossimi anni.

"Alla luce di ciò, la Direzione di Bosch ha annunciato - chiariscono Ficco e Falcetta - che a Bari prevede l’adeguamento dell’organico entro cinque anni a 1.000 persone, con dunque 700 esuberi strutturali.

Sarebbe questa, secondo quanto reso noto dai sindacati, la nera prospettiva che va delineandosi per lo stabilimento Bosch di Bari. (BariToday)

Se ne è parlato anche su altri media

Mise: “Conseguenza della transizione ecologica”. Gli esuberi annunciati da Bosch, secondo il ministero dello Sviluppo Economico sono una conseguenza della transizione ecologica. C’è bisogno urgente di avviare il tavolo sull’automotive per aprire il confronto su come affrontare la transizione tecnologica” (Il Primato Nazionale)

La produzione dell’azienda è tutta legata ai motori endotermici. Servono soluzioni straordinarie per la Bosch e per tutto il settore automotive del Paese alla prese con una crisi epocale”. (inSella)

Nonostante la pandemia il gruppo Bosch ha chiuso il 2020 con profitti per 749 milioni di euro Per lo più sono il portato della nuova strategia del gruppo Stellantis: internalizzare le produzioni che prima erano affidate a fornitori esterni. (Il Fatto Quotidiano)

Convocheremo le assemblee per informare i lavoratori per decidere poi le iniziative a sostegno di questa difficile vertenza”. La situazione è ben peggiore: le 700 eccedenze al 2027 considerano comunque la presenza di produzioni diesel che andranno a perdersi negli anni successi fino al completo stop nel 2035. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

Sta accadendo a Bari dove ieri è iniziato ufficialmente un dramma sociale per gli operai della Bosch. Settecento esuberi su 1700 operai. (Il Manifesto)

Frattanto i sindacati annunciano battaglia, dichiarando che metteranno in campo tutte le iniziative necessarie e vogliono un tavolo generale sull’automotive al Mise. La Marelli, invece, rende noto il licenziamento entro giugno di 550 dipendenti su un totale in Italia di 7.700 occupati. (L'INDIPENDENTE)