Bari, Bosch annuncia 700 esuberi in cinque anni

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

In soli 4 anni ha messo a punto ben 7 nuovi prodotti ed è pronta a intraprendere una coraggiosa riconversione, ma per sostenere questa sfida la Bosch deve poter contare su politiche industriali adeguate.

e direzione aziendale, convocato dalla regione Puglia.

L’annuncio degli esuberi è stato fatto al termine dell’incontro tra OO.SS.

Servono soluzioni straordinarie per la Bosch e per tutto il settore Automotive del Paese alle prese con una crisi epocale”

Ascolta la versione audio dell'articolo. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

La Bosch, nella grande zona industriale del capoluogo, è l’insediamento più grande dopo l’ex Ilva di Taranto Sta accadendo a Bari dove ieri è iniziato ufficialmente un dramma sociale per gli operai della Bosch. (Il Manifesto)

La situazione è ben peggiore: le 700 eccedenze al 2027 considerano comunque la presenza di produzioni diesel che andranno a perdersi negli anni successi fino al completo stop nel 2035. Nell’incontro di verifica con la Regione Puglia la direzione Bosch dello stabilimento di Bari, tenutosi questa mattina, ha comunicato che l’80% delle proprie produzioni oggi è posizionato sulle motorizzazioni diesel, che per effetto del cambio verso l’elettrico, determinerà una eccedenza nei prossimi 5 anni di circa 700 esuberi. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

La Bosch è la seconda fabbrica per numero di addetti in Puglia, la più grande nell’area industriale di Bari. Sono pagine che Giovinazzo conosce bene, tutte senza uscita, e le notizia che giungono dalla Bosch, per gli operai giovinazzesi e non solo, sono un nuovo incubo» (GiovinazzoLive)

La regione Puglia ha aperto un tavolo permanente di crisi per cercare di risolvere la vertenza. Servono soluzioni straordinarie per la Bosch e per tutto il settore automotive del Paese alla prese con una crisi epocale”. (inSella)

C’è bisogno urgente di avviare il tavolo sull’automotive per aprire il confronto su come affrontare la transizione tecnologica” La direzione della Bosch, multinazionale tedesca, ha deciso intanto di dichiarare ai sindacati 700 esuberi entro i prossimi cinque anni nello stabilimento di Bari, che conta 1.700 dipendenti in tutto. (Il Primato Nazionale)

Lo spiega a Ilfattoquotidiano.it Giorgio Airaudo, segretario della Fiom Piemonte, da sempre impegnato nel settore delle quattro ruote. A differenza di Francia e Germania non esiste un piano generale sulla gestione della transizione nel mondo dell’auto, né da un punto di vista economico, né sociale. (Il Fatto Quotidiano)